Categoria: news

A Roma gruppo di lettura dedicato a "Kafka sulla spiaggia"

Per tutti coloro che abitano a Roma, segnalo il gruppo di lettura “Kafka sulla spiaggia. Il fantastico nella poetica di Murakami Haruki”, tenuto dal dott. Diego Cucinelli presso il Doozo Art (via Palermo, 51-53, vicino via Nazionale), nei giorni venerdì 1 ottobre (I parte) e venerdì 15 ottobre (II parte), alle ore 17:30-19.30.
L’evento è gratuito e ci si può prenotare scrivendo a  info@doozo.it o chiamando lo 06-4815655 .

Servizio del tg2 sul nuovo romanzo di Natsuo Kirino

Ringrazio Fumie che mi ha segnalato questo servizio del Tg2 dedicato a L’isola dei naufraghi di Natsuo Kirino. Per vederlo, cliccate qui.
Purtroppo, la casa editrice Neri Pozza, alla mia richiesta via email di ulteriori informazioni sul libro, ha risposto con il silenzio.
Infine, mi dispiace informarvi che, per un periodo di tempo non determinato, non sarò particolarmente attiva nel blog per cause di forza maggiore; di ciò mi scuso sin da ora.

"Il caso Aum Shinrikyo": fanatismo e terrorismo in Giappone

Grazie alla segnalazione della casa editrice Solfanelli, vi segnalo un volume non certo d’argomento comune, di recente pubblicazione: Il caso Aum Shinrikyo. Società, religione e terrorismo nel Giappone contemporaneo di Stefano Bonino (ed. Solfanelli, pp. 128, € 10).
Aum Shinrikyo è il nome della setta religiosa che organizzò l’attentato alla metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995, utilizzando il gas sarin, che uccise dodici persone e ne intossicò seimila.
Per saperne di più, vi rimando alla presentazione dell’editore:

Sostenuta da un’importante bibliografia, la storia del “caso Aum Shinrikyo” viene presentata secondo una rigorosa linea cronologica, e indagata nel contesto socio-religioso del Giappone contemporaneo.
In seguito al massiccio attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo nel marzo del 1995, l’Aum Shinrikyo si è imposto all’attenzione giapponese e mondiale come il più feroce movimento religioso terroristico nipponico.
Setta sincretista fondata sulla figura del suo leader Asahara, l’Aum Shinrikyo si è inizialmente aperto e proteso verso la società, proponendo un sentiero comune di salvezza collettiva, ma finendo per chiudersi in se stesso in seguito ad una serie successiva di fallimenti.
Con l’intento di scatenare una guerra globale, non si è limitato a dirigere le proprie energie contro i suoi nemici, ma ha preso di mira l’intera società.
Mentre il racconto si sviluppa, l’organizzazione interna del movimento e la struttura esterna della società si intrecciano, si fondono e si sfumano, lasciando l’amara consapevolezza dell’intimo rapporto tra fanatismo religioso e violenza.

Nuovo romanzo di Natsuo Kirino tradotto in italiano

Sembra ufficiale: in autunno, come annunciato dalla newsletter della casa editrice Neri Pozza, dovrebbe uscire un nuovo, coinvolgente romanzo di Natsuo Kirino. Per ora, paiono esserci ancora dubbi sul titolo definitivo: in alcuni siti è chiamato L’isola dei naufraghi, in altri L’isola di Tokyo. In ogni caso, il denso volume (conta 384 pp. per 17 euro) è tradotto da Gianluca Coci direttamente dal giapponese e in via di pubblicazione dalla Giano (un ramo della Neri Pozza). Ed ecco un’anticipazione della storia, a dire il vero un po’  troppo rivelatrice; vi consiglio perciò di leggere solo le prime righe.

Sayako e suo marito Takashi finiscono su un’isola disabitata al largo di Taiwan e delle Filippine in seguito al naufragio della barca a vela su cui viaggiavano. Dopo circa sei mesi, vengono raggiunti prima da venti giovani maschi giapponesi, anch’essi naufraghi, e poi da undici giovani maschi cinesi, abbandonati sull’isola lungo la tratta dei clandestini verso il Giappone. Che cosa può generare la presenza di una sola donna in mezzo a trentadue giovani maschi se non lotta, contesa, abbrutimento e violenta competizione? Takashi muore, precipitato o spinto giù da una scogliera a circa un anno dal naufragio, e Sayako si «risposa» due volte. La prima volta con l’arrogante e violento Kasukabe, che precipita però anche lui dalla scogliera; la seconda volta con Noboru, il buono a nulla, l’inetto della comunità, scelto, in base a una regola stabilita e accettata da tutti, mediante un’estrazione a sorte. Lo status di «marito di Sayako», per fortuna, ha durata limitata a due anni. La «lotteria» assegna perciò a Sayako, come quarto marito, Yutaka, un ragazzo timido e gentile. Sayako se ne innamora, attratta dalla sua natura cortese. Sembra perciò regnare la calma sull’isola, ma il fuoco cova sotto la cenere. Anche se presa dal nuovo marito, Sayako è attratta da Yan, il leader dei cinesi che sembra desiderarla molto più dei suoi connazionali e sta meditando di lasciare l’isola su due rudimentali imbarcazioni. Sedotta da Yan, Sayako ne accetta l’invito di unirsi a lui nell’avventuroso viaggio. Il mare è in tempesta, e una delle due barche viene inghiottita dalle onde, mentre quella su cui si trovano Yan e Sayako riesce a restare a galla. I due si amano, davanti agli altri, come bestie, fino a crollare stremati e affamati. Poi, dopo una decina di giorni, avvistano un’isola e approdano su una spiaggia. Ma si trovano di fronte a una sgradita sorpresa: senza accorgersene, sono ritornati a Tokyojima, l’isola di Tokyo! Dove i giapponesi, quasi come se avessero subito una metamorfosi, si sono enormemente incattiviti!

Natsuo Kirino a Mantova (settembre 2010)

Tutti coloro che amano Natsuo Kirino e i suoi avvicenti romanzi non possono lasciarsi sfuggire l’occasione di incontrarla dal vivo in una delle più importanti manifestazioni italiane, vale a dire il Festival della letteratura che ogni anno, a settembre, si tiene a Mantova.
La scrittrice giapponese incontrerà i suoi lettori domenica 12 settembre 2010, presso il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” (Mantova), per presentare una delle sue ultime fatiche letterarie, L’isola dei naufraghi, in uscita a settembre, di cui vi parlerò presto.

"1Q84" di Murakami: un altro volume in arrivo?

"Un bel giorno per rimanere da sola" di Aoyama Nanae

Per cercare di rinfrescare questa afosa giornata estiva, oggi vi propongo un volume fresco di stampa, dall’ottimistico titolo Un bel giorno per rimanere da sola (Salani, pp. 142, € 13) di Aoyama Nanae, vincitrice del premio  Akutagawa. L’editore lo presenta così:

Chizu ha vent’anni e si è appena trasferita a Tokyo per decidere che cosa fare della sua vita. Non ha molta voglia di continuare a studiare e trascorre le sue giornate tra lavoretti precari e un fiacco rapporto con un coetaneo molto più interessato ai videogiochi che a lei. A Tokyo è ospite di un’anziana amica di famiglia, Ginko, sulla quale Chizu rovescia la sua rabbia. Tanto Chizu è cinica e sprezzante, quanto Ginko è ottimista e fiduciosa. Ma un anno di (difficile) convivenza farà cambiare molte cose, e mentre i rapporti sentimentali di Chizu falliranno, Ginko si aprirà a un amore che, seppur tardivo, si rivelerà solido e felice. E Chizu imparerà a vivere proprio dalla donna che tanto disprezzava…
Caso letterario in patria, uno romanzo di formazione che rovescia ogni stereotipo sui rapporti intergenerazionali, raccontando in modo originale la contrapposizione gioventù e vecchiaia: l’età è certezza di serenità e di vero godimento della vita.

A ottobre nuovo volume di Natsume Sōseki

Per tutti gli amanti di Natsume Sōseki ho un’ottima notizia: ad ottobre 2010 dovrebbe uscire Il mio individualismo per i tipi di Duepunti edizioni; il volume comprende anche la conferenza  I fondamenti filosofici della letteratura.
La traduzione dal giapponese  è stata curata da Gabriele Marino ed il costo previsto del libro è di 12 euro.

Libri sotto il bonsai

Oggi ho creato una nuova rubrica del blog per condividere una sorta di gioco da fare assieme, molto semplice e veloce.
Pensate un libro concernente il Giappone che avete apprezzato. Immaginate ora qual sia il posto ideale per leggerlo (una caffetteria, il vostro letto d’inverno, una stazione della metropolitana di Tokyo… quello che volete), secondo la vostra fantasia o la vostra esperienza. Fatto? Allora lasciatemi un commento nell’apposita pagina.
Per quanto mi riguarda, sto aspettando da un anno il luogo ed il momento ideali per Il maestro di go di Kawabata.
Sogno di leggerlo in montagna, sotto un patio di legno, verso sera, quando si alza dal suolo il profumo dell’erba tiepida.
 

La katana giapponese

A chi, di fronte un’ingiustizia, vorrebbe sfoderare la katana;
a chi – come me – sogna di uscire dal metrò con un’arma in mano, nella speranza di intimorire la folla sulla banchina che ti respinge dentro il vagone;
a chi, semplicemente, ama le arme giapponesi…

dedico questo post. Il libro di oggi, fresco di stampa, è infatti Nippontō di Sergio Magotti (Ponchiroli editori, 190 pp. a colori, 200 foto, 50 illustrazioni; formato 30 x 30; € 68), in cui si ripercorre la storia della katana giapponese; non mancano, inoltre, consigli per valutare le lame e curarle al meglio. Ecco la presentazione della casa editrice:

Fredde e spietate strumenti di offesa, nel tempo le spade giapponesi hanno conquistato nell’immaginario collettivo una propria dimensione metafisica – vero e proprio oggetto di culto, nel senso più moderno del termine – trasformandosi in icona nobile e affascinante dell’arte e della cultura orientale.

La loro storia, le leggende e le tecnologie costruttive tramandate di generazione in generazione, il loro valore intrinseco e quello simbolico sono il filo conduttore di una trattazione che si presta a più livelli di lettura. Quello documentale, che inquadra l’evoluzione della spada nelle diverse epoche della storia giapponese. La dimensione mitica, che evoca le vicende di lame taglientissime e indistruttibili, di spiriti e dei, di fabbri divenuti essi stessi – al pari di spade tuttora conservate con rispetto e venerazione – “tesoro nazionale vivente” del Giappone. Il piano culturale e artistico, con centinaia di splendide fotografie inedite di lame, montature e accessori tutte rigorosamente a colori.

Infine, il dettagliato approfondimento tecnico attraverso una vera e propria “anatomia” della spada: appassionati e addetti ai lavori potranno confrontarsi con ogni più piccolo elemento, ricostruito con maestria nell’ambito di suggestive illustrazioni e rappresentazioni tridimensionali. Completano il quadro diverse tavole di riferimento temporale, un glossario particolarmente ricco ed una serie di indicazioni teoriche e pratiche per muoversi con maggior cognizione di causa nell’affascinante ma procelloso mercato internazionale della spada giapponese.

Per maggiori informazioni, visitate il sito http://www.spadegiapponesi.com/.

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