Categoria: iniziative

Roma: incontri per appassionati di haiku

Presso la sede delle Edizioni Empiria (via Baccina 79, tel.0669940850 – fax 0645426832), una delle maggiori case editrici di haiku in Italia, si terranno i seguenti incontri:

lunedì 9 novembre alle ore 18
Seminario di poesia haiku
a cura della Dott.ssa Maria Rosa Piranio

***
lunedì 16 novembre alle ore 18
L’haiku nella letteratura giapponese
Conferenza della Prof.ssa Maria Teresa La Rocca

***
lunedì 30 novembre alle ore 18
Seminario di poesia haiku
a cura della Dott.ssa Maria Rosa Piranio

Milano: presentazione "L'anima nascosta del Giappone" di Marcella Croce

Vi consiglio caldamente questa presentazione:

MILANO 13 NOV.Il 13 novembre alle ore 21.15 nella sala dell’Acquario Civico (Viale Gerolamo Gadio, Milano) sarà presentato il libro di Marcella Croce L’ANIMA NASCOSTA DEL GIAPPONE (MARIETTI EDITORE)
Prefazione di Kazufumi Takada, Direttore dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma;
a cura del Caffè Letterario di Avventure del Mondo – Milano
Proiezione digitale a cura dell’autrice
Introduce Roberta Masi

Teatro Rakugo a Firenze (30 ottobre)

Causa momentaneo braccio al collo, il post sarà telegrafico. Oggi vi propongo un invito molto interessante:

IROHA ti invita a una serata dedicata al teatro comico tradizionale Rakugo, il 30 ottobre a Firenze: uno spettacolo in italiano e in giapponese con il famoso interprete Ryuraku Sanyutei … e buffet con sushi e piatti giapponesi e italiani, sake e tè giapponese!

Il maestro Ryuraku Sanyutei è uno dei massimi interpreti viventi di Rakugo. In Giappone riscuote grande successo di pubblico e critica.
Fra ottobre e novembre il maestro Sanyutei effettua una tournée a Roma, Milano, Firenze e Parigi, con il sostegno della Japan Foundation (Ente statale giapponese che promuove gli scambi culturali con l’estero) e in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e con la professoressa Sagiyama dell’Università di Firenze.

Dove e quando

La serata si svolge in Borgo Ognissanti 4, Firenze, presso la Chiesa Evangelica Battista.

* Lo spettacolo del maestro Ryuraku Sanyutei inizia alle ore 21,00 ed è a ingresso libero.
* Per la cena a buffet (ore 19,30-20,45) prezzo: 10 Euro a persona + quota associativa per chi non è già iscritto a IROHA (10 Euro per 12 mesi).

Per avvicinarsi al teatro giapponese: Gioia Ottaviani, Introduzione al teatro giapponese, Ponte alle Grazie, 1999, 23, 24 €.

Bologna: Body Tracing – La traccia del femminile nel corpo della metropoli

Vi segnalo subito un evento interessantissimo del quale mi hanno parlato (grazie a arta Bi per la segnalazione):

* Body Tracing – La traccia del femminile nel corpo della metropoli (23 Ottobre – 11 Dicembre 2009)*

Dal 23 ottobre all’11 dicembre la libreria Serendipità e la Biblioteca Amilcar Cabral propongono un ciclo di incontri sulla letteratura giapponese contemporanea al femminile, dal titolo “Bodytracing”, curato da Paola Scrolavezza, docente di Lingua e letteratura giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università de- gli studi di Bologna, con la consulenza scientifica di Gianluca Coci, docente di Lingua e letteratura giapponese all’Università degli studi di Torino e con la collaborazione di Valerio Luigi Alberizzi (JSPS postdoctoral fellow), Dottore di ricerca in Civiltà dell’India e dell’Asia Orientale.
É un percorso attraverso sette romanzi o racconti, pubblicati tra il 2005 e il 2009, nei quali le autrici esplorano il complesso rapporto tra la donna e la città, il ruolo dello spazio urbano nella costruzione dell’identità di genere e la traccia del femminile nel corpo della metropoli. Sentimenti, desideri e paure si intrecciano nelle strade di città reali (Tokyo, Amburgo, Praga) e iperreali nelle pagine di Kirino Natsuo, Taguchi Randy, Yamada Eimi, Tawada Yoko, Hasegawa Junko, Ogawa Yoko, Yu Miri.
Ad ognuna di queste scrittrici sarà dedicato un incontro, che prevede la lettura di brani del libro e una discussio ne con studiosi ed esperti di diverse discipline: architetti, sociologi, antropologi, linguisti e registi cinematografi ci. Durante la lettura saranno proiettate immagini di opere di artisti contemporanei giapponesi che esplorano le relazioni fra architettura, corpo e spazio urbano.

Unopera di Hideaki Kawashima
Un’opera di Hideaki Kawashima

Ad ogni incontro sarà presente il traduttore italiano del libro in oggetto e in due casi le autrici.

> 23 ottobre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «GROTESQUE» di KIRINO NATSUO conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, intervengono Giovanna Franci, Raffaele Milani, Marco Bettini, Michele Righini
> 30 ottobre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «MOSAICO» di TAGUCHI RANDY incontro con Taguchi Randy; conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, intervengono Tommaso Pincio e Tiziana Villani
> 13 novembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, 18,30 «L’UOVO INFECONDO» di HASEGAWA JUNKO incontro con Hasegawa Junko; conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, interviene Alessandra Criconia
> 20 novembre 2009 Sala Conferenze, Quartiere Santo Stefano, via Santo Stefano 119, ore 18,30 «OCCHI NELLA NOTTE» di YAMADA EIMI conduce Paola Scrolavezza, interviene Tiziana Villani
> 27 novembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, ore 18,30 «IL BAGNO» di TAWADA YOKO conduce Paola Scrolavezza, intervengono Lucia Perrone Capano e Francesco E. Barbieri
> 4 dicembre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «PROFUMO DI GHIACCIO» di OGAWA YOKO conduce Paola Scrolavezza, interviene Massimiliano Matteri
> 11 dicembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, ore 18,30 «SCENE DI FAMIGLIA» di YU MIRI conduce Paola Scrolavezza, interviene Fabio Calvi

La manifestazione si svolge nel contesto dell’iniziativa nazionale per la promozione alla lettura “Ottobre Piovono Libri”, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e nasce dalla collaborazione di due diverse realtà che a Bologna lavorano per promuovere lo studio e la conoscenza delle culture dei paesi extraeuropei: una Biblioteca specializzata del Comune di Bologna, la Biblioteca Amilcar Cabral, e una Cooperativa di recente istituzione, Serendipità, che unisce all’attività editoriale quelle di biblioteca e libreria specializzata. (http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=69853)

Manga, anime e un libro

Dato che il fine settimana si avvicina e la stanchezza si fa sentire, “stacco” dai soliti libri e dedico il post al mondo degli anime e dei manga, segnalandovi alcuni eventi.
Innanzitutto, a Torino, presso la Mole antonelliana, è iniziata da poco tempo la mostra Manga Impact, che si concluderà il 17 gennaio 2010.
Per gli abitanti della capitale, invece, all’Istituto di cultura giapponese di Roma, il 20 ottobre, alle 18.30, si terrà una conferenza dedicata agli anime e ai manga.
E per chi, invece, non può spostarsi da casa? Basta mettere sul comodino il volume L’incanto del mondo. Il cinema di Hayao Miyazaki, di Anna Antonini (ed. Il Principe Costante,pp. 192, 14 €). E questa la recensione di Giulia Mozzato:

Sebbene sia spesso critico verso la letteratura giapponese per ragazzi, si dichiari ammiratore di autori occidentali per l’infanzia e abbia molto in comune con Carroll e Saint-Exupéry, Miyazaki non può prescindere da ciò che è peculiare della sua cultura d’origine. Il risultato è una mediazione tra culture in cui l’armonia finale è data dal fondersi di diverse concezioni del mondo e del narrare. La scelta di tali elementi sembra seguire le modalità del pensiero giapponese: ciò che funziona, è suggestivo ed è concretamente utile all’economia del racconto viene conservato e assorbito. E poco importa se arriva da Oriente o da Occidente.”
Sono tanti i professionisti dell’animazione che in questi anni hanno percorso nuove strade sia da un punto di vista prettamente tecnico che per ciò che riguarda l’ideazione e la realizzazione di storie originali.
Come tutti sanno in questa direzione sono andati molti autori giapponesi, alcuni dei quali totalmente sconosciuti in Italia dove persiste un certo pregiudizio sulla qualità delle loro opere. Non è il caso di Miyazaki Hayao, ormai osannato dalla critica (la giuria del Festival del Cinema di Venezia quest’anno gli ha attribuito il Leone d’oro alla carriera ed è solo l’ultimo di una serie importante di riconoscimenti europei) e amatissimo dal pubblico. La città incantata, ad esempio, Orso d’oro nel 2002 a Berlino, è uno di quei film che difficilmente trovano detrattori.
Così come pare sia destinato a ricevere solo elogi l’ultimo lungometraggio proprio in questi giorni nelle nostre sale, Il Castello Errante di Howl.
Alla luce di tutto ciò ha sicuramente un senso cercare di conoscere meglio la sua storia professionale, ripercorrendone le tappe che vanno dai serial televisivi destinati al grande pubblico, ma non per questo meno curati nella loro realizzazione, come Heidi (chi non la ricorda?), Anna dai capelli rossi, Lupin III, Il fiuto di Sherlock Holmes, per citarne alcuni conosciuti anche dal pubblico italiano.
Anna Antonini innanzitutto affronta e smonta nell’Introduzione alcuni pregiudizi radicati sull’opera dei disegnatori giapponesi: dal motivo per il quale realizzano occhi grandi e rotondi a quello per cui hanno spesso scelto storie tradizionali europee anziché narrazioni nipponiche. E ci ricorda che la prima serie televisiva prodotta al di fuori degli Stati Uniti ad arrivare in Italia nel 1975, Vicky il vichingo, era già una coproduzione della tedesca Munchen Merchandising e della Toei Doga, colosso dell’animazione giapponese dove a lungo ha lavorato Miyazaki: ma quanti lo sapevano?
Nel 1985 Miyazaki e l’amico e collega Takahata fondano lo Studio Ghibli, che ancor oggi gestisce tutte le fasi di produzione e postproduzione delle sue opere, “battezzandolo sì con il nome del vento, ma soprattutto con il nome di un aereo da guerra italiano di cui Miyazaki ama particolarmente il design”. Divertente e illuminante la citazione dello stesso autore che offre una chiave di lettura di due suoi capolavori, Kiki’s Delivery Service (1989) e La città incantata, paragonando molti momenti delle due storie con “un esordio nel mondo dell’animazione” e le successive difficoltà di lavoro e di rapporti. “La strega Yubaba è il signor Suzuki, il presidente dello studio Ghibli. Il funzionamento e l’organizzazione del bagno termale sono in effetti molto simili a quelli della nostra società. Chihiro potrebbe essere considerata una giovane disegnatrice appena arrivata”. L’avreste mai immaginata una simile metafora? Tutto il saggio del resto è costellato di curiosità e scoperte, affiancate a un’analisi approfondita dei singoli aspetti dell’intera opera del disegnatore: dalle origini alle fonti d’ispirazione, dalle tecniche più raffinate alle difficoltà pratiche, dalla scelta dei personaggi (predilette le protagoniste femminili) alle ambientazioni. E in appendice dettagliate schede filmografiche dei suoi lavori più importanti e una filmografia completa.

Manga, anime e un libro

Dato che il fine settimana si avvicina e la stanchezza si fa notevolmente sentire, stasera voglio staccare dai “soliti” libri e dedicare il post al mondo degli anime e dei manga, segnalandovi alcuni eventi.
Innanzitutto, da oggi sino al 17 gennaio si svolgerà a Torino, presso la Mole antonelliana, la mostra Manga Impact,  con l‘anteprima del film Il mio vicino Totoro di Miyazaki (per il programma delle manifestazioni, leggete qui). Per gli abitanti della capitale, invece, all’Istituto di cultura giapponese di Roma, il 20 ottobre, alle 18.30, si terrà una conferenza dedicata agli anime e ai manga.
E per chi, invece, non può spostarsi da casa? Basta mettere sul comodino il volume L’incanto del mondo. Il cinema di Hayao Miyazaki, di Anna Antonini (ed. Il Principe Costante,pp. 192, 14 €). E questa la recensione di Giulia Mozzato:

Sebbene sia spesso critico verso la letteratura giapponese per ragazzi, si dichiari ammiratore di autori occidentali per l’infanzia e abbia molto in comune con Carroll e Saint-Exupéry, Miyazaki non può prescindere da ciò che è peculiare della sua cultura d’origine. Il risultato è una mediazione tra culture in cui l’armonia finale è data dal fondersi di diverse concezioni del mondo e del narrare. La scelta di tali elementi sembra seguire le modalità del pensiero giapponese: ciò che funziona, è suggestivo ed è concretamente utile all’economia del racconto viene conservato e assorbito. E poco importa se arriva da Oriente o da Occidente.”
Sono tanti i professionisti dell’animazione che in questi anni hanno percorso nuove strade sia da un punto di vista prettamente tecnico che per ciò che riguarda l’ideazione e la realizzazione di storie originali.
Come tutti sanno in questa direzione sono andati molti autori giapponesi, alcuni dei quali totalmente sconosciuti in Italia dove persiste un certo pregiudizio sulla qualità delle loro opere. Non è il caso di Miyazaki Hayao, ormai osannato dalla critica (la giuria del Festival del Cinema di Venezia quest’anno gli ha attribuito il Leone d’oro alla carriera ed è solo l’ultimo di una serie importante di riconoscimenti europei) e amatissimo dal pubblico. La città incantata, ad esempio, Orso d’oro nel 2002 a Berlino, è uno di quei film che difficilmente trovano detrattori.
Così come pare sia destinato a ricevere solo elogi l’ultimo lungometraggio proprio in questi giorni nelle nostre sale, Il Castello Errante di Howl.
Alla luce di tutto ciò ha sicuramente un senso cercare di conoscere meglio la sua storia professionale, ripercorrendone le tappe che vanno dai serial televisivi destinati al grande pubblico, ma non per questo meno curati nella loro realizzazione, come Heidi (chi non la ricorda?), Anna dai capelli rossi, Lupin III, Il fiuto di Sherlock Holmes, per citarne alcuni conosciuti anche dal pubblico italiano.
Anna Antonini innanzitutto affronta e smonta nell’Introduzione alcuni pregiudizi radicati sull’opera dei disegnatori giapponesi: dal motivo per il quale realizzano occhi grandi e rotondi a quello per cui hanno spesso scelto storie tradizionali europee anziché narrazioni nipponiche. E ci ricorda che la prima serie televisiva prodotta al di fuori degli Stati Uniti ad arrivare in Italia nel 1975, Vicky il vichingo, era già una coproduzione della tedesca Munchen Merchandising e della Toei Doga, colosso dell’animazione giapponese dove a lungo ha lavorato Miyazaki: ma quanti lo sapevano?
Nel 1985 Miyazaki e l’amico e collega Takahata fondano lo Studio Ghibli, che ancor oggi gestisce tutte le fasi di produzione e postproduzione delle sue opere, “battezzandolo sì con il nome del vento, ma soprattutto con il nome di un aereo da guerra italiano di cui Miyazaki ama particolarmente il design”. Divertente e illuminante la citazione dello stesso autore che offre una chiave di lettura di due suoi capolavori, Kiki’s Delivery Service (1989) e La città incantata, paragonando molti momenti delle due storie con “un esordio nel mondo dell’animazione” e le successive difficoltà di lavoro e di rapporti. “La strega Yubaba è il signor Suzuki, il presidente dello studio Ghibli. Il funzionamento e l’organizzazione del bagno termale sono in effetti molto simili a quelli della nostra società. Chihiro potrebbe essere considerata una giovane disegnatrice appena arrivata”. L’avreste mai immaginata una simile metafora? Tutto il saggio del resto è costellato di curiosità e scoperte, affiancate a un’analisi approfondita dei singoli aspetti dell’intera opera del disegnatore: dalle origini alle fonti d’ispirazione, dalle tecniche più raffinate alle difficoltà pratiche, dalla scelta dei personaggi (predilette le protagoniste femminili) alle ambientazioni. E in appendice dettagliate schede filmografiche dei suoi lavori più importanti e una filmografia completa.

Roma, fino al 10 settembre la mostra "L'oriente tra tradizione e innovazione"

Chiedo venia, ma ho scoperto solo oggi dell’esistenza dell’interessante mostra, L’oriente tra tradizione e innovazione, che si terrà fino al 10 settembre presso la Casa delle Letterature di Roma (grazie a Roberta per la segnalazione e l’invito):

Un'opera di Keitaro Sugihara

La Casa delle Letterature del Comune di Roma dal 26 giugno al 10 settembre 2009 espone una mostra sull’illustrazione giapponese in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatrio; un piccolo ma significativo contributo alla conoscenza della figurazione nipponica antica e contemporanea, nella quale gli aspetti tradizionali e quelli innovativi, gli elementi autoctoni e quelli esterni, cinesi, coreani, tibetani o occidentali, si sono sempre intrecciati
La mostra mette a confronto il passato e il presente della grafica giapponese, gli artisti Ukiyo-e ed i contemporanei.
Con il termine Ukiyo-e (immagini del mondo fluttuante) si intende la produzione artistica di pitture, stampe e libri illustrati rispondente al gusto dei cittadini borghesi di epoca Edo (1603- 1867) Le xilografie esposte, appartenenti alla prestigiosa collezione Contini, sono databili tra il 1803 e il 1860 circa, un momento altissimo dell’Ukiyo-e, e la mostra ne presenta un distillato degli stili, tipologie e tematiche principali attraverso alcuni dei suoi artisti più rappresentativi:
Kitagawa Utamaro (1753- 1806), Hasegawa Sadanobu (1809- 1879) , Utagawa Kunisa (1786- 1865), Utagawa Kuniyoshi (1797- 1861), Utagawa Hiroshige (1797- 1858)

Tra gli illustratori contemporanei il dialogo tra culture disparate è evidente. Le incisioni in bianco e nero di Tomoko Matsumoto, nata ad Osaka e formatasi a Londra, ritraggono il Giappone attuale con la fedeltà e l’obbiettività dell’antropologo; Yuko Shimizu nata a Tokyo, ma vive e lavora a New York, è molto attiva nella grafica pubblicitaria ;da Tokyo a Pasadena, California, Kiuchi Tatsuro ha compiuto il suo percorso da una formazione scientifica ad una carriera artistica ; Hiroyuki Nakamura vive e lavora a Tokyo, il suo approccio all’illustrazione è espressivo, gestuale, all’apparenza spontaneo nell’esecuzione ; Keitaro Sugihara sperimenta diverse strade creative, tra cui spicca il collage ;Osamu Komatsu, vive e lavora a Tokyo, ma è molto amato in Italia ed è un artista difficilmente riconducibile all’universo figurativo dell’Ukiyo-e, così immerso nelle atmosfere poetiche e fantastiche di sapore europeo.

Informazioni

Casa delle Letterature
piazza dell’Orologio, 3
00186 Roma
tel.: +39 (06) 68.13.46.97
fax: +39 (06) 68.30.18.95
Orari della Casa delle Letterature
Dal lunedì al venerdi ore 9:30 – 18:30
(sono frequenti prolungamenti di orario in occasione delle manifestazioni organizzate dalla Casa).

Kiuchi Tatsuro

Bologna: per ricordare Hiroshima e Nagasaki

Il Sole di Nagasaki
per la pace e per l’ambiente

Bologna, 9 agosto 2009
Lago dei Giardini Margherita, dalle ore 19,30

Le esplosioni atomiche di Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945) hanno di fatto cambiato il mondo e l’uomo. L’olocausto atomico giapponese ha riguardato fin da subito tutti, nessuno escluso: ad oltre sessanta anni di distanza è ancora necessario riflettere, ricordare e condividere.

-dalle ore 19.30 Lago dei Giardini Margherita

Per non dimenticare. Omaggio a Nagasaki
Letture da testi sull’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki con accompagnamento musicale di koto
regia Claudio Longhi
con Lino Guanciale (voce recitante), Machiya Ijyushō (koto)
assistente alla drammaturgia Margherita Mauro
La lettura Per non dimenticare. Omaggio a Nagasaki si compone di frammenti letterari provenienti da ogni epoca e cultura, intessendo in un gioco di rimandi e intersezioni i temi degli sconvolgimenti cosmici dell’antichità, i primi cenni della teoria atomica, le testimonianze storiche su Nagasaki e il culto giapponese dei morti.
Le parole del De rerum natura di Lucrezio risuoneranno con i miti raccolti nel Kojiki, summa della mitologia nipponica risalente all’VIII secolo, i versi della Bhagavadgita indiana, capitolo dell’epopea narrata nel Mahabharata di Vyasa, confonderanno il proprio ritmo con la raffinata cadenza del Genji monogatari scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu nel Giappone dell’anno 1000, e ancora il De Bello Civili di Caio Giulio Cesare, i racconti di Lafcadio Hearn, Benjamin, Takashi Nagai, Canetti e molti altri che hanno mosso la propria penna per descrivere l’orrore atomico.

-dalle ore 21 Lago dei Giardini Margherita

Tōrō nagashi: le lanterne galleggianti
cerimonia delle lanterne galleggianti
Ogni anno, a seguito di una ormai antichissima tradizione, attorno alla metà di agosto in Giappone viene celebrata la cerimonia tōrō nagashi: è una cerimonia di origine buddhista che conclude la festività dedicata agli antenati, lo Obon, durante la quale particolari lanterne di carta vengono affidate alla corrente dei fiumi o alle maree dell’oceano. La stessa cerimonia è celebrata anche per le commemorazioni delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Al pubblico verranno distribuite, su offerta libera, le lanterne. Ognuno potrà personalizzarle con disegni o frasi che ritiene di voler condividere: l’incasso verrà interamente devoluto in beneficenza all’orfanotrofio Shungu Dzevana Trust di Harare (Zimbawe) dove 500 bambini cercano la via per costruire il proprio futuro.

ingresso libero

Nipponica
tel: 051 381694
e-mail: info@nipponica.it
www.nipponica.it

Roma: incontro sull'Influenza del Romanticismo nella letteratura giapponese moderna

Un nuovo incontro organizzato dall’associazione VersOriente: L’influenza del Romanticismo nella letteratura giapponese moderna. Si terrà mercoledì 10 Giugno 2009, ore 18.30, presso la loro sede (Vicolo Cellini 17 00186 Roma; infocall: 06.68.93.506).

In questo terzo incontro verrà presentato il libro Il Romanticismo e L’effimero, la trilogia tedesca, la ballerina, il messaggero, ricordi di vite effimere di Mori Ogai (a cura di Matilde Mastrangelo, Go Book, Merate, 2008). Interviene la prof.ssa Matilde Mastrangelo, docente di “Lingua e Letteratura Giapponese” presso la Facoltà di “Studi Orientali” della “Sapienza” Università di Roma. Presenta la prof. Maria Teresa Orsi, prof. Ordinario di “Lingua e Letteratura Giapponese” e titolare della cattedra di “Letteratura Giapponese”  presso la Facoltà di “Studi Orientali” della “Sapienza” Università di Roma.

Accorrete numerosi! 🙂

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