Indecisi sul libro da portare (beati voi) in vacanza?
A chi ama i brividi e la suspense, oggi lo “chef” consiglia Estranei di Taichi Yamada (ed. Nord, pp. 222, € 14), vincitore dello Yamamoto Shugoro Prize for Literature.
L’editore Nord ne parla così:
Hideo Harada è un uomo di mezz’età, divorziato, con un figlio che non vede quasi mai e un lavoro – scrivere sceneggiature per la televisione – che stenta a decollare. Per di più, vive nel suo ufficio, in una grande e asettica palazzina nei pressi di una trafficata strada statale di Tokyo.
Così, per sfuggire allo squallore e alla solitudine della propria esistenza, il giorno del suo compleanno Hideo decide di recarsi ad Asakusa, il quartiere della sua infanzia, dove a dodici anni aveva perduto entrambi i genitori, investiti da un’auto. Ma, quando entra in un teatro, tra il pubblico nota un individuo straordinariamente somigliante al padre. L’uomo lo invita a seguirlo a casa sua, dove lo aspetta la moglie: anche lei è identica alla madre morta…
Hideo trascorre con i due una serata sconcertante e meravigliosa, e questo gli dà la forza di riprendere a lavorare con rinnovata energia. Gli incontri si susseguono, e sono una fonte di gioia e serenità, eppure… Hideo appare agli occhi dei suoi amici sempre più pallido e smunto, come se un male oscuro lo stesse consumando. La persona più angosciata di tutti è Kei – una vicina di casa con la quale Hideo ha intrecciato una relazione sentimentale -, che, una volta scoperto il suo segreto, gli consiglia di interrompere quelle visite, perché è evidente che lo stanno distruggendo.
Ma anche Kei nasconde una verità inquietante…
Riecheggiando lo stile di Paul Auster e le atmosfere di Haruki Murakami, Estranei è un romanzo commovente sul potere della memoria e sulla difficoltà di instaurare un rapporto autentico e sincero con gli altri.
Wow, dalla trama sembra davvero un bel romanzo!Mi hai incuriosita molto, lo leggerò ^_^
La storia è ben scritta e interessante in diversi punti, anche perchè svolta continuamente, e sembra portarti da una parte mentre, invece, sei già dove devi stare…lo so che è un commento sibillino ma, dopotutto, si tratta di fantas…opsss.
Comunque a me non è sembrato un romanzo memorabile, ho sentito delle ottime recensioni, però, di un altro romanzo di Taichi Yamada, che però non ho letto, intitolato: “Una voce lontana”.
Invece, consiglio entusiasticamente un bellissimo “noir” molto, molto particolare, che è perfettissimo per le sere d’estate e d’inverno e che vi terrà agganciati facendovi dimenticare di respirare…
Miyabe Miyuki, “IL PASSATO DI SHOKO”, ed. Fanucci, € 17.00
E’ bellissimo!!!!!!!!!!
(scusa Oradistelle se sono sempre così invadente…)
@ himekosan
Mi fa piacere averti incuriosito: poi fammi sapere se il libro è stato all’altezza delle aspettative. 🙂
@ barbara
Di “Una voce lontana” ho già pronto il post; attendo solo l’occasione buona per pubblicarlo.
Lo sai che è sempre un piacere leggerti; inoltre, sei la mia lettrice più accanita e attiva, quindi ben venga ogni tuo commento. 😉
@ tutti: il post dedicato a “Il passato di Shoko” è qui:
http://bibliotecagiapponese.wordpress.com/2010/03/17/il-passato-di-shoko-di-miyuki-miyabe/
Io ho letto sia “Estranei” che “Una voce lontana”. Sono sicuramente romanzi interessanti, anche se, a mio avviso, il primo è più riuscito del secondo.
Entrambi però hanno un enorme difetto…sono tradotti dall’inglese…cosa che La Nord fa troppo spesso…e questo non va affatto bene.
Ho letto anche “Il passato di Shoko”…e devo dire che concordo con Barbara, cattura il lettore fino all’ultima pagina.
Già che ci sono, consiglio un libro che ho trovato molto particolare, un giallo molto atipico:
“Appartamenti per signore sole” di Togawa Masako, ed. Corbaccio
Oz!!! Temevo di essere l’unica a conoscere la Togawa, e “Appartamenti per signore sole” è assolutamente fantastico!!! Della Togawa sono riuscita a trovare, anche “Di amore si muore” e “Un bacio di fuoco”, ma usati e nella collana dei gialli mondadori. Non so se sono ancora reperibili in giro.
Un altro autore che ho scoperto e che potrebbe interessare – anche se non mi sembra intrigante quanto le autrici di cui sopra – è Higashino Keigo. Ho letto “Il segreto del lago” e mi è piaciuto abbastanza, anzi, l’idea della trama è piuttosto intrigante di per se, anche se, in un certo senso, è come se l’autore facesse per tutto il tempo una “domanda morale” al lettore…per questo l’ho trovato intrigante.
“Un bacio di fuoco” l’ho letto e l’ho trovato carino, l’altro purtroppo lo sto ancora cercando tra i banchetti dell’usato. Ma per i gialli Mondadori è così…soprattutto quelli molto vecchi…che hanno ancora il testo scritto a due colonne…che orrore! Sempre in questa collana, però, ho trovato un altro romanzo molto interessante. “L’abbandono”, di Shizuko Natsuki…che vi consiglio!
“Il segreto del lago” è vero, da qualche spunto riflessivo degno di nota, ma di per sè l’ho trovato un po’ sbrigativo e poco coinvolgente. Molto meglio “La seconda vita di Naoko”, che mi ha messo addosso una certa ansia. Sempre di Higashino, poi, ho trovato “Filastrocca per l’assassino”…bè, è talmente imbarazzante che non lo commento neanche!!!
Per Barbara: “La punizione del maiale” di Matayoshi Eiki…sono l’unico a conoscere questo libro sconosciuto?
@ tutti. Grazie per i suggerimenti bibliografici. Cercherò di informarmi di più. 🙂
@ Oz. Qui sembra ancora essere in vendita “Un bacio di fuoco”:
http://www.bookweb.it/libri/autore/7523/togawa_masako-1.html
Se ti può interessare, sto leggendo “La punizione del maiale” proprio in questi giorni; a breve dovrei farne la recensione.
Grazie per i preziosi suggerimenti, Oz.
Non conosco ne Shizuko Nazuki ne Matayoshi Eiki.
Mi precipiterò a cercarli.
Sono perfettamente d’accordo con te per quanto riguarda “Filastrocca per l’assassino”. Infatti non lo consiglio. E’ un libro che ho comprato a causa della mia costante FAME di letteratura giapponese contemporanea. “La seconda vita di Naoko” ce l’ho, ma lo tengo ancora da parte.
Per quanto riguarda i titoli che ho citato della Togawa, comunque, “Appartamenti per signore sole” è il migliore, secondo me. Forse perchè non è un vero “mystery”.
Ma ammetto che, la vera sorpresa delle mie ultime letture del genere, per me, è stata proprio “Il passato di Shoko”. Peccato non esista altro in giro di questa autrice, eppure ho letto che in giappone – lei come la Togawa – hanno all’attivo una marea di romanzi.
Già, è davvero un peccato sapere che tante opere giapponesi non verranno mai tradotte qui da noi.
Anche perchè, non ricordo dove, ho letto la classifica dei libri più venduti in Giappone nel 2009…e tra i primi 10 c’erano addirittura tre libri di Miyabe Miyuki…ma allora perchè non la portano qui da noi????
Forza un po’!!!