Categoria: news

Novità: “Lampi” di Hayashi Fumiko

Colgo la segnalazione di Barbara (che ringrazio) per annunciarvi la recente pubblicazione di Lampi di Hayashi Fumiko (Marsilio, pp. 232, € 15). L’autrice, vissuta nella prima metà del ‘900, si segnalò all’epoca come una delle più originali e anticonformiste: donna di bassa estrazione sociale e per di più figlia illegittima, scrisse di relazioni instabili, di eroine forti e di personaggi al margine della società.
Tornando al romanzo, eccovi la presentazione dell’editore:

Scritto nel 1936, Inazuma (Lampi) segna una tappa fondamentale nell’evoluzione artistica di Hayashi Fumiko, il passaggio da una scrittura più strettamente avvinta all’esperienza personale a una narrativa che vuole essere oggettiva. Una scelta non solo stilistica, ma che tocca nodi profondi e complessi come il rapporto fra gender, genere sessuale, e genre, genere letterario. Al centro del romanzo Kiyoko, il prototipo della giovane donna ribelle, concentrata nella ricerca testarda della propria indipendenza e pur tuttavia piena di contraddizioni nel suo rifiuto di piegarsi all’etica tradizionale che vuole una donna moglie e madre. La sua diversità è scritta nel corpo, nel labbro leporino, la cui cicatrice deturpa un volto altrimenti perfetto; la sua ricerca di una vita diversa, lontana dalla famiglia d’origine e dai modelli di femminilità interpretati dalle sorelle, è problematica, e il suo stesso rifiuto del matrimonio non è rifiuto dell’istituzione, quanto delle pressioni sociali e familiari dalle quali come donna si vede costretta. Romanzo dell’ambiguità, Inazuma si conclude senza dare al lettore alcuna certezza. Kiyoko decide di riprendere gli studi e di trovare un lavoro che le consenta di vivere con dignità, non rifiuta il matrimonio in sé, quanto la realtà familiare nella quale è cresciuta, un rapporto di coppia come quelli che ha visto vivere dalle sorelle. Ma rimane il dubbio che la possibilità di un amore differente le sia precluso dal suo handicap.

A Roma “Eleganza, gioco e tragedia in Akutagawa Ryūnosuke”

Chi non conosce il famosissimo film Rashōmon, dalla regia di Kurosawa? Forse non tutti sanno però che, all’origine della pellicola, vi è un racconto di Akutagawa Ryūnosuke; di questo e di molto altro parlerà il dott. Lorenzo Marinucci sabato 26 marzo, alle ore 17,30, in un incontro dal titolo “Eleganza, gioco e tragedia in Akutagawa Ryūnosuke”, che si terrà presso il Doozo (via Palermo 51-53, a Roma).
Qui sotto, il trailer americano del film:

A Roma ritratti di scrittori giapponesi e polaroid di M. Corleone

In Italia, grazie alla penna di Tullio Pericoli e ai suoi numerosi ritratti, abbiamo avuto modo di conoscere l’espressività dei volti di molti scrittori, che raccontano così «una biografia diversa da quella ufficiale, una sintesi visiva, una sorta di faccia-riassunto».
Lo stesso si potrebbe dire per gli autori giapponesi immortalati da Michele Corleone nella sua mostra “ボケ東京 (BokeTokyo). Ritratti di scrittori del Giappone contemporaneo e Polaroids”, in esposizione al Doozo. Art books & sushi (Via Palermo 51/53, Roma) dall’11 marzo fino al 5 aprile 2011.
Per maggiori informazioni: http://www.doozo.it/galleria.html.
(qui a lato, Taguchi Randy, autrice di Mosaico e Antenna)

Presentazione a Roma di “Giappone. Taccuini dal mondo fluttuante” ed esposizione

Ricordate che, qualche tempo fa, vi ho parlato di Giappone. Taccuini dal mondo fluttuante, di Stefano Faravelli? Bene: sabato 26 febbraio, alle ore 17, a Roma verrà presentata l’opera presso il Museo nazionale d’arte orientale ‘Giuseppe Tucci’ (Via Merulana 248). Inoltre, presso la stessa struttura, sarà possibile visitare sino al 13 marzo una mostra che raccoglie i disegni originali riprodotti nel libro.

Fra tradizione e pop: “Culture del Giappone contemporaneo”

Come si interseca il passato del Giappone, ricco di tradizioni, con il suo presente pop? A questa domanda hanno tentato di rispondere gli studiosi che sono stati impegnati in due edizioni del convegno “Wabi Sabi Cyber” (promosso dall’università “L’Orientale” di Napoli), i cui atti sono stati riuniti in Culture del Giappone contemporaneo. Manga, anime, videogiochi, arti visive, cinema, letteratura, teatro, architettura (Tunué, pp. 288, € 16,50).
Ancora non ho avuto modo di sfogliare il libro, ma avendo partecipato a uno dei congressi, sono certa sia un’opera di ottima qualità, che riunisce prospettive e interessi eterogenei.

Ad aprile, a Cagliari, incontro sulla letteratura giapponese

Segnalo rapidamente un interessante evento che si terrà il 16 aprile 2011 presso “Il ridotto” (Via Negri 28, Cagliari): “Monogatari – Uno sguardo alla letteratura giapponese, dal Genji monogatari ad Haruki Murakami”, tenuto da Giorgia Zedda, con la collaborazione dell’associazione ViViArt. E’ richiesta la prenotazione e una quota di partecipazione di 10 euro. L’incontro fa parte della rassegna “Nihon bunka – Incontri di cultura giapponese”; il programma delle iniziative è consultabile cliccando qui.
Per informazioni e iscrizioni: viviart@hotmail.it, nihonbunka@hotmail.it.

A Firenze conferenza su Murasaki Shikibu

 

A coloro che vivono in quel di Firenze, suggerisco di partecipare martedì 22 febbraio, alle ore 16,30, alla conferenza “Murasaki Shikibu, signora del romanzo: il genio e l’eleganza, che si terrà presso il Palazzo Giugni (via Alfani 48, Firenze).
Ricordo che Murasaki Shikibu è l’autrice della principale opera della letteratura giapponese, il Genji monogatari, ritenuto da alcuni studiosi il primo romanzo psicologico della storia.
L’evento – organizzato dal Lyceum Club Internazionale, con la collaborazione e della Fondazione il Fiore e della Fondazione Roberto Capucci – vedrà la partecipazione di Maria Teresa Orsi (professore Ordinario di Lingua e Letteratura Giapponese), Ikuko Sagayama (Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Giapponese), e Maria Teresa Giaveri (Professore Ordinario di Letteratura Comparata).

Nuovo numero di “Bonsai & Suiseki magazine”

Per la serie “meglio tardi che mai”, vi ricordo che è uscito (già da qualche settimana, a dire il vero) il ricchissimo numero di novembre-dicembre di “Bonsai & Suiseki magazine”; a pagina 152  potete trovare una mia recensione al libro dedicato all’ikebana Lo zen e l’arte di disporre i fiori di Gusty Herrigel, moglie dell’autore de Lo zen e il tiro con l’arco.

A Roma presentazione di quattro volumi

Martedì 25 gennaio, alle 20.30, presso la libreria Aseq di Roma (Via dei Sediari 10 ), verranno presentati ben quattro volumi dedicati al Giappone, curati dalle Edizioni Mediterranee; il relatore sarà Bruno Ballardini. 
I titoli in questione sono: La Mente Senza Catene. Scritti di un Maestro Zen a un Maestro di Spada di Takuan Sōhō; Il Samurai Solitario. Miyamoto Musashi di Wilson W. Scott; Hagakure – All’Ombra delle Foglie. Precetti per un Samurai di Tsunetomo Yamamoto; I Venti Principi Guida del Karate. L’Eredità Spirituale del Maestro di  Gichin Funakoshi. Insomma: ce n’è per tutti i gusti.

Una nuova uscita: “Generazione otaku” di Hiroki Azuma

E’ recentemente uscito un volume imperdibile per coloro che desiderano conoscere meglio un aspetto caratterizzante la società contemporanea giapponese, vale a dire la realtà degli otaku, i ragazzi eccessivamente interessati ai videogiochi e ai manga, al punto da sacrificare per loro relazioni umane e vita attiva. Il libro in questione è Generazione Otaku. Uno studio della postmodernità di Hiroki Azuma, a cura di Lydia Origlia e Marco Pellitteri (Jaca Book, pp. 193, € 19).
Questa la presentazione dell’editore:

Questo saggio, best-seller in Giappone, ha il grande merito di riflettere dall’interno sul fenomeno Otaku, giovani appassionati di manga, videogiochi e disegni animati, che vivono un rapporto esclusivo, sia tra di loro che rispetto ai prodotti che consumano. Il fenomeno, in perpetua crescita dagli anni Ottanta, rappresenta oggi un mercato colossale e si diffonde all’estero grazie al successo mondiale dei manga. Tuttavia questi adolescenti ribelli sono sempre stati considerati autistici e nessuno prima di Hiroki Azuma aveva mai osato studiare seriamente le loro opere-faro e i loro modi di consumarle. Il suo saggio rivela l’inquietante adeguarsi della cultura Otaku alla postmodernità. Perdita di riferimenti, fine delle grandi storie, rimescolamento del confine fra autore e consumatore, fra originale e copia: la cultura Otaku vista come la prima cultura postmoderna.

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