Esili dell’anima: Chiharu di Domenico Bertini

Non una Tokyo rutilante o una Kyoto all’ombra dei suoi templi, ma un’Osaka operosa, che nasconde con cura i suoi reietti; non le altezze vertiginose e rilucenti dei grattacieli, piuttosto vicoli dimenticati e penombre di bar in cui smarrire se stessi; non un Giappone sazio di benessere, bensì un paese che conosce (e, talvolta, addirittura disconosce) anche chi deve fare i conti con i fallimenti e le difficoltà quotidiane.

chiharu romanzo giapponese domenico bertiniChiharu di Domenico Bertini (Effequ, pp. 192, € 11, ora in offerta a 9,35) certo non è il consueto romanzo sull’estremo-oriente, grazie anche alla lunga permanenza nipponica dell’autore. (altro…)

Tsundoku, o dell’accumulare libri

tsundoku accumulare libri giapponeseUn volume sopra l’altro, una colonna inesorabile e instabile, capace di far traballare il comodino o pronta a farci inciampare in qualche angolo della casa, in attesa che arrivi il fatidico momento in cui la nostra mano si decida finalmente ad attingere alla pila.

Per descrivere questa scena ben conosciuta a chi, come me, in libreria soffre di shopping compulsivo, i giapponesi hanno coniato un’apposita parola, tsundoku (積ん読), che indica il fenomeno per cui si acquistano libri senza però poi trovare il tempo e/o la voglia di leggerli, lasciandoli così tristi e soli (sigh sigh) in preda alla polvere e, in alcuni casi, all’oblio.

Chi tra voi ha questa abitudine? Fate pure coming out con serenità. 😉

Immagine tratta da qui.

La dama che sognava Genji (Sarashina Nikki) e lontani profumi

le memorie della dama di sarashinaContinuavo a occuparmi solo di cose futili e anche quelle rare volte che mi recavo a fare un pellegrinaggio, non mi impegnavo a pregare come facevano gli altri. A quei tempi le ragazze di diciassette o diciotto anni leggevano le sacre scritture e si dedicavano alle pratiche religiose. A me, invece, non sfiorava neanche l’idea di farlo. Tutto ciò che desideravo era che almeno una volta all’anno venisse a farmi visita un uomo di alto rango, bello e distinto come Genji lo splendente, (altro…)

La città della vertigine: “Tokyo orizzontale” di Laura Imai Messina

tokyo orizzontale laura imai messinaBisogna aver fatto pace con i propri vent’anni, con il loro desiderio d’amore e di carne, la rabbia cruda, la voglia di fuga e di casa al tempo stesso. O magari no.

Per entrare davvero in Tokyo orizzontale (Piemme, 2014, pp. 266, € 14,90; si possono leggere le prime pagine qui) di Laura Imai Messina – studiosa di letterature comparate e curatrice del noto blog Giappone Mon Amour(altro…)

Biblioteca giapponese on air

banzai-programma-radio-giapponeMercoledì 12 marzo, intorno alle 20.45, sarò ospite del programma radiofonico Banzai, tutto dedicato al Sol Levante: chiacchiereremo insieme di letteratura giapponese, libri, scrittura orientale e occidentale, e altro ancora. Potrete ascoltarmi in streaming via internet o scaricare poi il podcast della puntata, una volta caricato online.

Fate il tifo per me perché solo a pensarci mi emoziono! 😳

 

Versi dritti al cuore: “Rialzati e sorridi” di Shibata Toyo

toyo shibata rialzati e Un nugolo di rughe profonde, e poi due occhi vivaci, e un piccolissimo sorriso sincero che si fa strada: così si presenta Shibata Toyo (1911-2013), poetessa salita alla ribalta in Giappone per aver pubblicato una raccolta di liriche composte in tarda età, capace di vendere oltre un milione di copie. Conosciuta in Italia proprio grazie a questo lavoro – Se sei triste guarda il cielo (recensito qui) –, è ritornata nelle librerie del nostro paese con Rialzati e sorridi (altro…)

Cose che fanno palpitare il cuore, secondo Sei Shōnagon

kotondo torii note del guanciale sei shonagonAllevare un passerottino. Passare davanti a qualcuno che sta facendo giocare un bambino. Distendersi su cuscini, dopo aver bruciato incenso prezioso. Guardarsi in uno specchio cinese d’argento lievemente annerito. Un giovane splendido che, sceso dalla carrozza, davanti al portone, dà ordini ai servi che s’inchinano con riverenza. Lavarsi la testa, truccarsi e indossare vesti di seta profumata d’incenso; anche se nessuno ci vede, il nostro cuore gioisce per una tale situazione di agio e di armonia. Le notti in cui si attende qualcuno; soprattutto quando, udendo lo scrosciare improvviso della pioggia o il frusciare carezzevole del vento, si sussulta pensando che sia giunto l’amato.

da Sei Shōnagon, Note del guanciale, trad. di Lydia Origlia, ed. SE, p. 36

Opera di Torii Kotondo (1929)

La nostalgia felice e il sapore dell’inverno

Amèlie Nothomb, La nostalgia felice, dedicato al GiapponeIl 4 aprile l’editore nipponico mi ha organizzato un’intervista. La giornalista mi aspetta all’istituto francese, come l’ammirevole Corinne Quentin, l’interprete franco-giapponese più conosciuta di Tokyo. Non so più per quale giornale lavori questa giornalista, ma straborda entusiasmo: ha molto apprezzato “Metafisica dei tubi”, apparso in Giappone nel novembre 2011, e mi interroga alacremente. Spesso capisco le sue domande senza l’aiuto di Corinne Quentin, e rispondo nel mio giapponese un po’ raffazzonato: parlo quasi soltanto di Nishio-san [la tata che Amèlie ha avuto da bambina in Giappone, ora anziana; ndt], uno dei principali personaggi di questo romanzo. Quando si arriva al di là della mia comprensione, Corinne viene in mio aiuto. Tendo l’orecchio per imparare e ho delle sorprese. Per tradurre quanto io sia nostalgica dei miei anni giovanili nel Kansai, sento l’interprete dire “nostalgic” al posto dell’aggettivo “natsukashii”, che penso sia una delle parole emblematiche del giapponese. (altro…)

“Tentacle Erotica” di Marco Benoît Carbone

tentacle erotica marco benoit carboneUn adolescente impegnato in un videogioco al limite tra il macabro e lo scabroso; un artista ukiyo-e che rappresenta donne incalzate da polpi maliziosi (come non ricordare il Sogno della moglie del pescatore di Hokusai?); una pornostar abbandonata con lascivia alle spire di una piovra: un fil rouge fra tutti questi elementi parrebbe impossibile.

E invece c’è: sinuoso, pervasivo, come ci spiega Marco Benoît Carbone nel suo Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici (Mimesis, 2013, pp. 122, € 12, ora in offerta a € 10,20), scandagliando in profondità la costruzione e la ricezione del complesso di suggestioni e rappresentazioni legate all’erotismo tentacolare, tanto in Giappone quanto in occidente. (altro…)

Culture del Giappone contemporaneo: il Sol Levante fra tradizione e futuro

Wabi, sabi,* cyber: in queste tre parole sembra concentrarsi passato, presente e futuro del Giappone. E non è dunque un  caso se proprio “Wabi, sabi, cyber” si è chiamato un Culture del Giappone contemporaneofortunato ciclo di conferenze tenutosi a Napoli negli anni passati, i cui contributi sono stati raccolti in un bel volume intitolato Culture del Giappone contemporaneo, curato da Matteo Casari (Tunué, pp. 288, 2011, € 16,50, ora in offerta a € 14,03; qui trovate una corposa anteprima). (altro…)

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