Non una Tokyo rutilante o una Kyoto all’ombra dei suoi templi, ma un’Osaka operosa, che nasconde con cura i suoi reietti; non le altezze vertiginose e rilucenti dei grattacieli, piuttosto vicoli dimenticati e penombre di bar in cui smarrire se stessi; non un Giappone sazio di benessere, bensì un paese che conosce (e, talvolta, addirittura disconosce) anche chi deve fare i conti con i fallimenti e le difficoltà quotidiane.
Chiharu di Domenico Bertini (Effequ, pp. 192, € 11, ora in offerta a 9,35) certo non è il consueto romanzo sull’estremo-oriente, grazie anche alla lunga permanenza nipponica dell’autore. (altro…)








