Kubo Shunman go ukiyo-e
Kubo Shunman, Equipaggiamento per il gioco del go, XIX sec.

“Nel go o nello shōgi, non ci si deve sforzare di comprendere la personalità dell’avversario. Scrutare l’animo di chi ti sta di fronte, secondo lo spirito del go, è la via sbagliata” disse una volta il maestro a proposito di certe tesi dilettantistiche. Doveva essere piuttosto seccato da simili superficiali teorie.
“Gente come me, invece, si perde completamente nel gioco, in un’immersione totale”.

Così scrive Kawabata nel suo Il maestro di go (trad. di Cristiana Ceci, ed. SE), evidenziando involontariamente una delle figure orientali per noi più tipiche, quella del giocatore di go saggio, paziente e imperturbabile.

Questa attività, d’altronde, è ben più di un semplice passatempo nato secoli e secoli orsono, come ben ci spiega Marco Milone – scrittore, attore, studioso, nonché curatore di diversi siti dedicati al Giappone (Ukiyo-e, Shintoismo e Emakimono) -, che fornisce una dettagliata ricostruzione della nascita e dello sviluppo del gioco nella sua Storia del go (acquistabile in formato ebook da questa piattaforma e in versione cartacea su Amazon). (altro…)