Una ragazza di modeste condizioni, un funzionario di un ministero implicato forse in un grosso caso di corruzione; i loro cadaveri intatti ritrovati su una spiaggia desolata, apparentemente suicidi, dopo una fuga in treno accuratamente programmata: un caso chiuso già in partenza, si direbbe. D’altronde,
[i] suicidi di coppia ci sono sempre stati, fin dall’antichità. Migliaia, decine di migliaia di amanti si sono tolti la vita così. Nessuno ne ha mai dubitato.
Eppure, per i due ispettori Torigai Jūtarō e Mihara Kiichi, il primo impiegato presso il commissariato di Fukuoka e l’altro nella capitale, qualcosa non torna: i loro sono soltanto sospetti o, effettivamente, la morte dei due presenta qualcosa di anomalo?
Dapprima pubblicato in un quotidiano, Ten to sen (Punti e linee) di Matsumoto Seichō (1909-1992) uscì ufficialmente nel 1958 e vendette oltre un milione di copie, ma apparve in Italia apparve due decenni più tardi, nel 1971 (La morte è in orario). Il romanzo è ora ripresentato nella nuova traduzione di Gala Maria Follaco, corredata di un breve glossario, col titolo Tokyo express (Adelphi, 2018, pp. 175, € 18), e ha tutte le carte in regola per esser considerato un noir avvincente, ben costruito e dal sapore classico; del resto, Matsumoto è considerato uno dei grandi padri del genere nella letteratura nipponica, assieme a Edogawa Ranpo (che, però, tende a virare su tinte decisamente più macabre e morbose).
Lo scrittore si destreggia attraverso una molteplicità di località e ambientazioni, che spaziano dai vivaci kissaten di Yūrakuchō ai sonnolenti ryokan del Kyūshū. Come nota il geografo Gary J. Hausladen in Places for Dead Bodies (2000, p. 130), alcuni elementi di Tokyo express – quali il ruolo del sistema ferroviario, i dialetti regionali, il ricorso alle mappe per individuare degli schemi – appaiono particolarmente significativi per la collocazione degli eventi in un contesto ben preciso. Non solo: essi si rivelano particolarmente utili all’economia della trama e alla risoluzione dei misteri.
Matsumoto sa, infatti, orchestrare benissimo le coincidenze e i contrasti: dosa con maestria tempi dilatati e ritmi serrati; alterna con efficacia l’effervescenza e l’opulenza di una Tōkyō frenetica con nostalgiche atmosfere che paiono – almeno in parte – richiamare il racconto Amore di Inoue Yasushi. La sua bravura emerge, però, soprattutto nella gestione delle fratture di quello che potremmo chiamare paesaggio narrativo: dalle crepe nella storia dei due presunti amanti che i due investigatori tentano di ricostruire il corso degli eventi, le loro motivazioni, il profilo dei soggetti coinvolti. E sono proprio dettagli e scarti minimi che, come nella miglior tradizione della letteratura noir, fanno intuire l’esistenza di una realtà altra.
«Le persone tendono ad agire sulla base di idee preconcette, a passare oltre dando troppe cose per scontate. E questo è pericoloso. Quando il senso comune diventa un dato di fatto spesso ci induce in errore.»
Ho da poco iniziato a leggere questo libro. L’ho acquistato quasi distrattamente, di passaggio in una stazione dei treni. Eppure, (e sono contento di questo, anche per via del prezzo, non certamente popolare), non sono più riuscito a staccarmene. È davvero molto ben scritto. Lo stile è scorrevole e pulito. La trama è avvincente, anche nelle parti più descrittive. Relativamente al genere, poi, devo dire che, pur non essendo un grande cultore di detective stories, mi sono da subito appassionato alla vicenda, ricca di sfumature noir alla giapponese. In tutto l’insieme traspare il sapiente lavoro di composizione da parte dell’autore. Lo scrittore è infatti riuscito a creare un perfetto equilibrio tra scene d’azione e momenti più statici. I personaggi, gli intrecci, la tensione pronta a liberarsi in ogni momento, risentono positivamente di un dosaggio letterario ineccepibile. Gli ingredienti sono molto ben bilanciati, creando un mix efficacissimo di adrenalina e momenti più tranquilli.
Questo romanzo ha davvero catturato la mia attenzione, riuscendo a trasportarmi in profondità in un mondo di misteri ed indagini il cui contesto metropilitano, tipicamente nipponico, fa assumere alla storia un valore aggiunto, fornendo informazioni e soddisfacendo curiosità culturali legate ad un mondo affascinante, (anche perché molto lontano). Una lettura per ogni stagione. La consiglio.