“Aiuto! Il Giappone mi ingoia!”, scriveva Gabriele d’Annunzio nel 1884, travolto dall’entusiasmo per il japonisme, il gusto giapponesizzante, che lo spingeva a circondarsi (dilapidando non poco denaro) di oggetti e bibelot che gli ricordassero la lontana terra orientale. Nel suo Piacere ritroviamo la stessa passione: riflesso di una moda, di una vocazione di vita – il giapponismo – che contraddistinse tutta un’epoca, dal finire del diciannovesimo secolo sin quasi alla metà del Novecento.
Testimonianza più unica che rara di questo periodo è Giapponismo. Suggestioni dell’Estremo Oriente dai Macchiaioli agli anni Trenta, a cura di Vincenzo Farinella e Francesco Morena (altro…)