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Japan shop e libreria specializzata: Higashi no kaze a Savona

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Titoli in vetrina

Dopo aver trattato di Junku a Parigi, finalmente oggi posso parlarvi di una libreria (e non solo) a sfondo giapponese presente in Italia, che ambisce a diventare la mia di fiducia (malgrado la distanza). 😉
Higashi no kaze ha aperto solo qualche mese fa a Savona, ma già promette molto bene. L’obiettivo di Sabrina, la sua proprietaria, è offrire al pubblico un panorama bibliografico quanto più vasto possibile sul Giappone. Al momento, la libreria offre soprattutto testi di autori nipponici, guide, grammatiche, vocabolari, saggi, materiali sulle arti marziali e molti manga -di cui alcuni in lingua originale-, spesso ad un ottimo prezzo. A richiesta, è possibile ordinare libri in lingua originale.
Inoltre, Higashi no kaze propone un buon assortimento di oggettistica (comprendente gadget, armi, abiti ed accessori, etc.); presto saranno in vendita anche cd, dvd e carta giapponese. Capi di abbigliamento e alcuni accessori (in particolare per arti marziali) sono disponibili previa ordinazione; a chi lo desidera, il negozio offre la possibilità di serigrafare magliette, e di far decorare biglietti e quant’altro da una calligrafa, che esegue anche kakemono.  zonaoggetti
Per quanto riguarda le attività culturali, la libreria, oltre ad organizzare conferenze e riunioni, ha attivato diversi corsi di giapponese (e presto ne partirà uno dedicato all’apprendimento “divertente” della lingua) ed il go club del martedì sera per tutti gli appassionati del gioco.
Buona visita!

Contatti e indirizzo
Higashi no kaze, via Cavour 46/R, 17100 Savona.
Tel: 019/8386348 (solo pomeriggio)
Cel: 3287472012
Email: info@higashinokaze.com
Blog:http://higashinokaze.wordpress.com/ (per essere informati in tempo reale su corsi, novità, eventi)
Sito: http://www.higashinokaze.com/

Letture giapponesi per i più piccoli

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Izanami e Izanagi (Laura Di Francesco)

Se -come me- anche voi desiderate plagiare menti innocenti, instillando loro sin dalla più tenera età amore per il paese del Sol Levante, vi consiglio allora due libri.

Il primo, Giappone di Marc-Henry Debidour (EDT edizioni, pp. 32, 9 €) aiuterà i più piccoli ad avvicinarsi alla cultura nipponica attraverso la conoscenza delle tradizioni locali, della geografia, della natura, dell’economia e di tanto altro ancora (qui è possibile leggerne l’anteprima su Google Books).

Il secondo libro tocca invece il cuore delle leggende giapponesi: in Kyoko e la nascita del Giappone di Laura Canestrari , con illustrazioni di Laura Di Francesco (Sinnos editrice, pp. 47, 11,50 €), la piccola Kyoko scopre a casa dei nonni il Kojiki e ne rimane affascinata.

Non mi resta che augurarvi buona scelta e buone letture!

La dichiarazione della libertà intellettuale delle biblioteche giapponesi

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Tama Art University Library

Forse quasi nessuno se ne ricorderà, ma quest’anno cade il cinquantacinquesimo anniversario dell’adozione da parte della Japan Library Association (JLA) della dichiarazione della libertà intellettuale delle biblioteche, redatta nel 1954, all’indomani della seconda guerra mondiale.
Oltre, naturalmente, a supportare i diritti fondamentali dell’individuo (libertà d’espressione e d’opinione, diritto ad accedere alla cultura…), il documento definisce i principi fondanti dell’ideologia bibliotecaria nipponica:
1. Libertà di selezionare il materiale (the freedom of libraries to select their materials).
2. Libertà di rendere materiali e strutture disponibili alla comunità (the freedom of libraries to make their materials and facilities available to the people).
3. Diritto di proteggere i benefattori (the right of libraries to protect the privacy of their patrons).
4. Diritto di opporsi a tutte le forme di censura (the right of libraries to oppose all forms of censorship).

Librerie giapponesi: "Junku" di Parigi

Una delle tappe obbligate della mia breve vacanza a Parigi di questi giorni è stata la libreria giapponese Junku, junku2situata al numero 18 di rue des Pyramides (omonima fermata della metropolitana, a poche centinaia di metri dal Louvre). Purtroppo, non ho avuto il tempo di visitarla come merita: ho preferito trascurarne gran parte (compresa la sezione manga), per concentrarmi sui testi di letteratura tradotti in francese.

Mentre in Italia, di solito, i libri di narrativa nipponica sono concentrati al massimo in qualche scaffale, da Junku ben due interi mobili sono dedicati ad essi. I titoli sono per lo più inediti in Italia e di autori contemporanei; i prezzi, inoltre, risultano piuttosto abbordabili (il costo medio si aggira  intorno ai 7-8 euro, ma è possibile anche scovare dei classici come Rashomon a soli 2 euro).

Naturalmente, da Junku è possibile trovare anche molti altri libri dedicati alla cultura nipponica, riguardanti gli argomenti più vari (haiku, cucina, architettura, critica letteraria, cataloghi di mostre, etc. ); non mancano inoltre oggetti di cancelleria e affini (diari di Hello Kitty, biglietti…).

A chi non ha la possibilità di visitare materialmente il negozio consiglio il catalogo online, tramite il quale è anche possibile fare degli ordini. Attenzione, però:  le spese di spedizione per l’Italia sono un po’ care (dai 10-15 euro in su).

P.s.: per chi volesse rifocillarsi dopo un giro in libreria, non ha che da andare a rue Sainte Anne, a cinque minuti di distanza, e scegliere uno fra i tanti ristorantini giapponesi, come ad esempio Aki, specializzato in ottimi okonomiyaki.

Foto tratta da qui.


"L'angelo ferito – Vita e morte di Mishima" di Emanuele Ciccarella

Quest’oggi vi presento un altro libro per approfondire la figura di Mishima, L’angelo ferito. Vita e morte di Mishima (Liguori, p.360, 23,50 €) di Emanuele Ciccarella, docente di Lingua e letteratura giapponese all’Università degli Studi di Torino, e autore anche de La maschera infranta. Viaggio psicoestetico nell’universo letterario di Mishima (Liguori, p. 110, 12,50 €).
Eccone una recensione di Donatella Trotta, intitolata
Mishima, Icaro del Giappone, e apparsa su Il Mattino del 2 febbraio 2007.

angeloferito«Senza ali, la sua vita sarebbe stata molto più leggera. Le ali non sono adatte per camminare sulla terra… Non c’è nessuno che gli insegni come liberarsi di queste ali?» Così riflette Sugio, il protagonista di Tsubasa (Ali, appunto), al termine di un racconto favolistico del 1951 di Yukio Mishima, riproposto in italiano nel 1992 da Stampa Alternativa: «una storia alla Gautier», la definì l’autore stesso, che in una nota rivela di non essere stato compreso, all’epoca, nella «sincerità» della sua «confessione» senza maschera. «Probabilmente era la conseguenza di essere sempre apparso agli altri come chi non vuole mai dire nulla di sé», concludeva il grande e controverso scrittore giapponese (1925-1970), fenomeno non solo letterario divenuto un classico tra i più tradotti all’estero (anche nei 2 volumi dei Meridiani Mondadori 2004-2006, a cura di Maria Teresa Orsi). Questi dettagli tornano non a caso in mente leggendo l’intensa biografia appena pubblicata, dopo un meticoloso lavoro decennale, da Emanuele Ciccarella: L’angelo ferito. Vita e morte di Mishima, che esce a trent’anni dalle due celebri biografie in inglese di John Nathan e Henry Scott Stokes (tradotta in italiano da Feltrinelli e ispiratrice del film «Mishima» di Paul Schrader), e dalla suggestiva ”rilettura” metafisica di Marguerite Yourcenar (Mishima o la visione del vuoto, Bompiani). L’immagine metaforica dell’angelo – tra le tantissime che costellano l’esistenza inquieta e i 40 volumi della fluviale opera omnia di Mishima, per tre volte candidato al Nobel della letteratura – percorre infatti la monografia di Ciccarella dall’inizio (con i non casuali versi dannunziani dall’Alcyone dedicati a Icaro, in exergo, e i primi ”voli” di un talento letterario precoce analizzato nella sua prismatica e ambigua evoluzione) sino alla fine: ponendosi come una delle più preziose chiavi di lettura di quella che Yasunari Kawabata, mentore di Mishima, ebbe a definire l’«indecifrabile originalità» del poliedrico autore della geniale tetralogia Il mare della fertilità. Il quarto e ultimo volume della tetralogia, dall’emblematico titolo La decomposizione dell’angelo, è anche quello che non a caso suggella pure la fine volontaria del trasgressivo e discusso romanziere, drammaturgo, saggista, critico letterario, pensatore, persino regista e (mediocre) attore, assetato d’assoluto al punto di pianificare (e lasciar presagire) a lungo il suo cruento suicidio rituale per seppuku: giacché «la vertigine del vuoto è un’attrazione troppo grande per chi ha davvero deciso di volare», commenta in chiusura Ciccarella, fine yamatologo napoletano, docente di lingua e letteratura giapponese all’università di Torino, traduttore di grandi autori del Novecento nipponico e specialista di Mishima, del quale ha fatto conoscere tra l’altro i racconti giovanili de La foresta in fiore, l’unico romanzo sulla psicoanalisi, Musica, e due illuminanti interviste mai tradotte, Le ultime parole di Mishima (tutti editi da Feltrinelli). E se nel suo precedente saggio La maschera infranta (Liguori) Ciccarella intraprendeva una sorta di viaggio psico-estetico nell’universo interiore e nella formazione di Mishima riverberati dal romanzo autobiografico giovanile Confessioni di una maschera, con L’Angelo ferito va oltre: nel cuore – inafferrabile e spiazzante – dell’enigma Mishima tout court. Un enigma indagato con una aggiornata documentazione, diversi tagli prospettici e una cifra stilistica affettiva, senza pregiudiziali ideologiche. E in primo piano, nel libro, è la statura intellettuale di Mishima ad emergere, più che la sua scomoda e scandalosa public figure: perché Ciccarella parte dall’analisi delle sue opere, per arrivare a far luce attraverso il laboratorio di scrittura dell’autore anche sui suoi tratti esistenziali pubblici e più intimi. Un approccio originale, che riesce a mettere a fuoco tutti i dualismi antagonistici che hanno segnato vita e opera di Mishima: corpo e parole, innanzitutto, ma anche eros e thanatos, dimensione dionisiaca e apollinea, via della penna e della spada, arte come «miele e veleno», nichilismo estetico e filosofia dell’azione, romanticismo e classicismo, diversità non solo sessuale e derive ultranazionaliste.

Per chi ne volesse sapere di più, questo è l’indice dell’opera:

Ringraziamenti – Avvertenza – Capitolo I – Preambolo – Sangue aristocratico e contadino – Recluso nell’ombra – La nascita dei primi racconti – La foresta in fiore – Capitolo II – Burocrate di giorno, poeta di notte – Confessioni di una maschera – L’ossessione della Morte – Il doppio Edipo – Il palanchino sacro – La seduzione di San Sebastiano – La seduzione del mare – “Tempo omosessuale” e “tempo eterosessuale” – Il martello del nichilismo – Capitolo III – Il cammino dopo la “confessione” – Colori proibiti – Il teatro – La voce delle onde – Capitolo IV – Il Padiglione d’oro – Un rigoroso metodo di scrittura – Il matrimonio – La casa Kyōko – Il teppista solitario – Capitolo V – I germogli del nazionalismo – Patriottismo – Romanticismo e classicismo – Il sapore della gloria – Dopo il banchetto – Il mare della fertilità – Capitolo VI – Neve di primavera – Bunburyōdō: la via della penna e della spada – A briglia sciolta – Gli scudi di Sua Maestà l’Imperatore – Capitolo VII – Il tempio dell’alba – Gli ultimi drammi – La decomposizione dell’angelo – I preparativi per l’azione – Il giorno dell’azione – Post mortem – Nel giardino degli angeli – Glossario – Bibliografia – Bibliografia delle opere pubblicate in Italia

L’articolo e le foto sono dei rispettivi proprietari.

Case editrici “japan oriented” alla fiera Più libri più liberi (Roma): Meltemi

agalma6Continua la rassegna sulle case editrici “japan oriented” presenti a Più libri più liberi: oggi è il turno di Meltemi Editore di Roma, specializzata in saggistica e volumi universitari. Tra le pubblicazioni da citare ricordiamo: Agalma n. 6 dedicato all’Ukiyo – Mondo Fluttuante, Agalma n. 12 dedicato a Seduzione o ranch culture e infine La mente giapponese di R. J. Deves e O. Ikeno. Ecco cosa si legge a proposito di quest’ultimo sulla quarta di copertina

Questo volume offre al lettore un quadro quanto mai completo e dettagliato della cultura giapponese contemporanea. I ventotto saggi che lo compongono spaziano dai valori alle abitudini, dai modelli di comportamento agli stili di comunicazione propri del Giappone di oggi, fornendo informazioni chiare e accessibili a tutti. Particolarmente interessante risulta lo sguardo su alcuni temi fondamentali di questa cultura, affrontati da differenti angolazioni in vari capitoli: il rapporto uomo-donna, il modo d’essere del guerriero, le relazioni gerarchiche, la semplicità e l’eleganza come ideali di bellezza. Scritto in modo chiaro, ricco di esempi tratti dalla vita contemporanea, il volume ci aiuta a comprendere anche gli aspetti più complessi e lontani di questa cultura.

Ancora una volta… buone letture! 🙂

Case editrici "japan oriented" alla fiera Più libri più liberi (Roma): Lindau

"Storia del Giappone e dei giapponesi"Tra le case editrici “japan oriented” presenti alla fiera Più libri più liberi di Roma, ricordiamo anche la Lindau di Torino. Nel catalogo è possibile trovare un buon numero di titoli interessanti per i nippofili, specie se amanti del buon cinema:

Buone letture!

Case editrici "Japan-oriented": Seneca edizioni

Ho scoperto stasera, quasi per caso, l’esistenza di una piccola casa editrice a me sconosciuta, la Seneca edizioni, che propone una collana dedicata al Sol Levante, Hinomaru. Cito dal sito:

Responsabile della collana è Elena Sayuri Roccati, madrelingua italo-giapponese. Sono indicativamente previste tre uscite l’anno, tutte incentrate sul Giappone e sulla cultura giapponese, con particolare riferimento a manga e cartoni animati. I titoli successivi, ancora provvisori, sono “L’evoluzione del disegno da Go Nagai in poi” e “Il disegno nei manga: elementi teorici e pratici”.

I titoli finora pubblicati sono Mondo Manga segreto: dal Sol Levante all’Italia di Antonio Grego e Il giapponese a destra e… a manga di Laura Urbani, che ricorda parecchio Il giapponese a fumetti – Corso base di lingua giapponese attraverso i manga di Marc Bernabé  di cui abbiamo già parlato: coincidenza?

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