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“L’avvocato di Madama Butterfly” di Giorgio Fabio Colombo

Colombo, L'avvocato di Madama ButterflyDa oltre un secolo, la Madama Butterfly (1904) di Giacomo Puccini costituisce un punto di riferimento per coloro che amano il Giappone, pur veicolandone una visione di questo piuttosto stereotipata.

Nel breve ma denso saggio L’avvocato di Madama Butterfly (O barra O edizioni, 2016, pp. 68, € 7), Giorgio Fabio Colombo (professore associato di Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Nagoya) indaga l’intera storia dal matrimonio alla morte auto inferta di Cio Cio San da un punto di vista legale, fornendo anche utilissimi cenni sul contesto culturale e sociale dell’epoca. Nell’operazione, l’autore tiene inoltre conto dei testi che hanno ispirato il compositore toscano, nonché dei luoghi comuni e dei pregiudizi circolanti in Italia fra Otto e Novecento, quali quelli sulla diffusione del suicidio fra i giapponesi o sulla possibilità per un europeo di disfarsi facilmente di una (presunta) donna-giocattolo come Butterfly.

In conclusione, non soltanto il lavoro è puntuale e articolato, ma, inoltre, ha il (raro) pregio di presentare la materia giuridica in maniera appassionante e chiara perfino per i non specialisti. Ma, più di ogni cosa, il volumetto riesce a far ciò quello che gran parte degli spettatori desidererebbero per la protagonista: renderle, una volta per tutte, meritata giustizia.

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Per approfondire: Giorgio Fabio Colombo,”Madama Butterfly e il diritto. Il Giappone di Puccini attraverso lo sguardo del giurista”, in Riflessioni sul Giappone antico e moderno IIIa cura di Paolo Villani, Naomi Hayashi, Luca Capponcelli. Roma: Aracne, 2018, pp. 153-176

Il diritto contemporaneo giapponese: “Giappone: un diritto originale alla prova della globalizzazione” di G. F. Colombo

Tra le virtù del Giappone che senza dubbio colpiscono di più gli occidentali si annoverano il rigore e l’efficienza dimostrati in ogni ambito della società. Questa ferrea organizzazione è frutto di un lungo percorso sociale, politico e storico che interessa naturalmente anche l’ambito della giurisprudenza nipponica, poco nota qui in Italia, vista la tendenza nostrana al confronto con il diritto statunitense o d’area europea.
Per queste ragioni, desta senz’altro interesse la recente pubblicazione di Giappone: un diritto originale alla prova della globalizzazione (ed. Cafoscarina, pp. 176, € 14) di Giorgio Fabio Colombo, docente di diritto giapponese.
Questa la presentazione ufficiale dell’opera:

Nonostante le influenze tradizionali cinesi, ottocentesche europee e statunitensi nel secondo dopoguerra, il diritto giapponese mantiene alcuni tratti caratteristici. Il presente volume mira proprio a evidenziare alcune peculiarità di questo sistema. L’attenzione è dedicata esclusivamente al diritto contemporaneo, che rimane ancora oggi quello meno studiato in Italia. La scelta degli argomenti è volta a presentare al lettore italiano un bouquet di tematiche tratte dai vari settori del diritto (civile, penale, costituzionale, ecc.) di interesse attuale nel dibattito giuridico giapponese e che mostrano in qualche misura l’interazione fra diritto formale e diritto vivente, anche nell’ottica della circolazione dei modelli. I temi trattati sono stati selezionati specificamente al fine di evidenziare un contrasto, o una convivenza, fra istituti di origine straniera e il substrato (o forse il “neostrato”) locale. L’obiettivo è quello di dimostrare che il Giappone, al di là di influenze ed evoluzioni provenienti dall’esterno o addirittura eterodirette, rappresenta un sistema giuridico originale.

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