Un bestseller ancor prima di raggiungere gli scaffali. È un caso l’ ultimo romanzo di Haruki Murakami, arrivato nelle librerie del Giappone avvolto da una impenetrabile cortina di riserbo. L’ autore giapponese, tornato a pubblicare dopo cinque anni di silenzio – l’ ultima sua opera, After Dark, è del 2004 – ha preteso che la casa editrice Shinchosha non rivelasse una sola parola contenuta nelle mille e più pagine di 1Q84, saga in due volumi che già dal titolo appare come un omaggio a Orwell. La lettera «Q», infatti, in giapponese suona «kyu» ed è omofona del numero 9. Dunque, il titolo letto in originale – ichi kyu hachi yon – diventa, appunto, 1984. Nonostante la totale assenza di pubblicità, a Tokio e nelle altre principali città del Sol Levante, migliaia di appassionati si sono messi in coda ieri nella speranza di poter acquistare il libro, la cui prima tiratura è stata già aumentata, viste le richieste, da 380 mila a 480 mila copie. Perché tanto mistero? Pare che i fan di Murakami si fossero molto indispettiti in occasione dell’ uscita (2002) di Kafka sulla spiaggia, pubblicato in Italia da Einaudi. Le proteste dei lettori sono prese in grande considerazione in Giappone: da qui la decisione, condivisa da autore e casa editrice, di non divulgare anticipazioni. Visto il successo di 1Q84, la scelta appare remunerativa: «È la prima volta che pubblichiamo un lavoro senza alcuna promozione commerciale», ha confessato, soddisfatta, Akiko Saito, direttrice editoriale della Shinchosha. Murakami, 60 anni, è venerato come il più grande scrittore vivente in Giappone, tanto che da tempo si parla di lui come un possibile Premio Nobel. In 1Q84, spiega da Tokio Alessandro Gerevini, traduttore di Banana Yoshimoto, l’autore costruisce due mondi paralleli e speculari, divisi tra realtà e irrealtà, con i protagonisti, un uomo e una donna, che si cercano pagina dopo pagina fino all’ epilogo finale, un colpo di scena in cui prevale il mondo della fantasia, tra scoppi di violenza, uccisioni e suicidi. È il classico universo di Murakami, una sorta di citazione circolare delle proprie opere – per prima Kafka sulla spiaggia – e omaggi, almeno apparenti, ai grandi scrittori dell’ Occidente: Kafka, appunto, nel 2002, e ora George Orwell. Tributi che non necessariamente sono evidenti nello svolgersi del romanzo. Ma che possono avere un senso in un progetto autoriale che appare qui nel suo culmine. In Italia, 1Q84 uscirà (nel 2011) da Einaudi.
Grazie
Chiedo scusa agli appassionati di Murakami Haruki (come .., che ha lasciato un commento nel blog in questi giorni) ma pubblico solo oggi le notizie relative al suo ultimo romanzo, uscito in Giappone a maggio: non amando particolarmente questo scrittore, non lo seguo con assiduità.
La sua ultima fatica si chiama 1Q94 (il numero 9, in giapponese, si pronuncia “kyu”) e sta facendo impazzire il Giappone. In Italia, per leggerlo, si dovrà attendere ben il 2011; data giustificabile vista la mole del volume (1055 pagine). I fan di Murakami, per ingannare il tempo, possono consolarsi con le ristampe dei suoi testi, in uscita nei prossimi mesi.
Vi lascio con un articolo di Paolo Salom, tratto dal Corriere della sera:
Un bestseller ancor prima di raggiungere gli scaffali. È un caso l’ ultimo romanzo di Haruki Murakami, arrivato nelle librerie del Giappone avvolto da una impenetrabile cortina di riserbo. L’ autore giapponese, tornato a pubblicare dopo cinque anni di silenzio – l’ ultima sua opera, After Dark, è del 2004 – ha preteso che la casa editrice Shinchosha non rivelasse una sola parola contenuta nelle mille e più pagine di 1Q84, saga in due volumi che già dal titolo appare come un omaggio a Orwell. La lettera «Q», infatti, in giapponese suona «kyu» ed è omofona del numero 9. Dunque, il titolo letto in originale – ichi kyu hachi yon – diventa, appunto, 1984. Nonostante la totale assenza di pubblicità, a Tokio e nelle altre principali città del Sol Levante, migliaia di appassionati si sono messi in coda ieri nella speranza di poter acquistare il libro, la cui prima tiratura è stata già aumentata, viste le richieste, da 380 mila a 480 mila copie. Perché tanto mistero? Pare che i fan di Murakami si fossero molto indispettiti in occasione dell’ uscita (2002) di Kafka sulla spiaggia, pubblicato in Italia da Einaudi. Le proteste dei lettori sono prese in grande considerazione in Giappone: da qui la decisione, condivisa da autore e casa editrice, di non divulgare anticipazioni. Visto il successo di 1Q84, la scelta appare remunerativa: «È la prima volta che pubblichiamo un lavoro senza alcuna promozione commerciale», ha confessato, soddisfatta, Akiko Saito, direttrice editoriale della Shinchosha. Murakami, 60 anni, è venerato come il più grande scrittore vivente in Giappone, tanto che da tempo si parla di lui come un possibile Premio Nobel. In 1Q84, spiega da Tokio Alessandro Gerevini, traduttore di Banana Yoshimoto, l’ autore costruisce due mondi paralleli e speculari, divisi tra realtà e irrealtà, con i protagonisti, un uomo e una donna, che si cercano pagina dopo pagina fino all’ epilogo finale, un colpo di scena in cui prevale il mondo della fantasia, tra scoppi di violenza, uccisioni e suicidi. È il classico universo di Murakami, una sorta di citazione circolare delle proprie opere – per prima Kafka sulla spiaggia – e omaggi, almeno apparenti, ai grandi scrittori dell’ Occidente: Kafka, appunto, nel 2002, e ora George Orwell. Tributi che non necessariamente sono evidenti nello svolgersi del romanzo. Ma che possono avere un senso in un progetto autoriale che appare qui nel suo culmine. In Italia, 1Q84 uscirà (nel 2011) da Einaudi.