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Sull'estetica giapponese di Donald Richie

sull-estetica-giapponeseCome è facile constatare entrando in qualsiasi libreria ben fornita, i libri d’argomento nipponico pubblicati negli ultimi anni nel nostro paese sono in aumento. Fra le nuove uscite, è senz’altro da segnalare Sull’estetica giapponese di Donald Richie (Lindau, pp. 72, € 11), uno dei pochi testi sull’argomento tradotti in italiano.

La ricerca della bellezza sembra avere compenetrato in Giappone gli ambiti più diversi: non solo la pittura, la scultura, le arti applicate; o il teatro e la letteratura. Anche il semplice spazio della vita domestica, il ristretto giardino che lo circonda, la disposizione dei fiori, la cerimonia del tè, sono divenuti oggetto di un investimento estetico intenso e prolungato. Ma quali sensibilità e quali concetti sono alla base di questo impegno costante? Quando si scrive di estetica giapponese, le convenzioni utilizzate in Occidente – ordine, successione logica, simmetria – impongono all’argomento un punto di vista che non gli appartiene. L’estetica orientale suggerisce, tra le altre cose, l’idea che una struttura ordinata intrappoli, che l’esposizione logica falsifichi e che una discussione lineare alla fine limiti. Il godimento estetico riconosce schemi artistici, ma essi non possono essere né troppo rigidi né troppo ristretti. È quindi più facile riuscire a definire l’estetica giapponese attraverso una rete di associazioni costituite da elenchi e da annotazioni legate tra loro in modo intuitivo, che formano lo sfondo dal quale emergerà l’argomento in esame. Così si regola, in questo libro, Donald Richie, costruendo un saggio, breve ma folgorante, su una costellazione di parole collegate (wabi, sabi, aware, furyu e yugen…), talvolta enigmatiche, spesso sfuggenti, eppure tutte sottilmente rivelatrici.

Letture giapponesi per i più piccoli

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Izanami e Izanagi (Laura Di Francesco)

Se -come me- anche voi desiderate plagiare menti innocenti, instillando loro sin dalla più tenera età amore per il paese del Sol Levante, vi consiglio allora due libri.

Il primo, Giappone di Marc-Henry Debidour (EDT edizioni, pp. 32, 9 €) aiuterà i più piccoli ad avvicinarsi alla cultura nipponica attraverso la conoscenza delle tradizioni locali, della geografia, della natura, dell’economia e di tanto altro ancora (qui è possibile leggerne l’anteprima su Google Books).

Il secondo libro tocca invece il cuore delle leggende giapponesi: in Kyoko e la nascita del Giappone di Laura Canestrari , con illustrazioni di Laura Di Francesco (Sinnos editrice, pp. 47, 11,50 €), la piccola Kyoko scopre a casa dei nonni il Kojiki e ne rimane affascinata.

Non mi resta che augurarvi buona scelta e buone letture!

La biblioteca dell'Istituto Giapponese di cultura in Roma

Do oggi il via alla sezione dedicata alle biblioteche di argomento giapponese in Italia, iniziando da quella legata ad uno dei maggiori enti culturali nipponici della nostra penisola, l’Istituto Giapponese di cultura, situato a Roma in Via Antonio Gramsci 74.

bibliotecaistitutogiapponese

La biblioteca dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e’ specializzata nella raccolta di tutto il materiale disponibile sulle varie branche degli studi sul Giappone. L’accesso e la consultazione sono liberi; l’iscrizione e’ consentita a chiunque abbia compiuto il quindicesimo anno di eta’. Le attivita’ principali sono il servizio prestiti e l’assistenza nelle ricerche.

Orario biblioteca:
Lunedi’ – Mercoledi’ – Giovedi’ – Venerdi’ 9.00 – 12.30/ 13.30 – 17.00
Martedi’ 9.00 – 12.30/ 13.30 – 19.00
Sabato 9.30 – 13.00 *

*Alcuni sabati dell’anno la biblioteca sara’ chiusa. Per conoscere i giorni di chiusura consultare il calendario.

Giorni di chiusura:
Domenica, l’ultimo giorno lavorativo di ogni mese, festivita’ italiane, Agosto, fine anno, altro.

Contatti:
Via Antonio Gramsci 74 00197 Roma
Telefono 06 3224707 Fax 06 20368031
E-mail biblioteca@jfroma.it
(info tratte da qui)

Per concludere, vi consiglio una passeggiata nel piccolo e grazioso giardino giapponese che circonda l’edificio, aperto però solo per poche settimane all’anno.  Le sue porte saranno di nuovo spalancate nella primavera 2009, ma intanto potete consolarvi coi testi conservati nella biblioteca o con gli eventi proposti dall’istituto.

Case editrici "Japan-oriented": Seneca edizioni

Ho scoperto stasera, quasi per caso, l’esistenza di una piccola casa editrice a me sconosciuta, la Seneca edizioni, che propone una collana dedicata al Sol Levante, Hinomaru. Cito dal sito:

Responsabile della collana è Elena Sayuri Roccati, madrelingua italo-giapponese. Sono indicativamente previste tre uscite l’anno, tutte incentrate sul Giappone e sulla cultura giapponese, con particolare riferimento a manga e cartoni animati. I titoli successivi, ancora provvisori, sono “L’evoluzione del disegno da Go Nagai in poi” e “Il disegno nei manga: elementi teorici e pratici”.

I titoli finora pubblicati sono Mondo Manga segreto: dal Sol Levante all’Italia di Antonio Grego e Il giapponese a destra e… a manga di Laura Urbani, che ricorda parecchio Il giapponese a fumetti – Corso base di lingua giapponese attraverso i manga di Marc Bernabé  di cui abbiamo già parlato: coincidenza?

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