Un adolescente impegnato in un videogioco al limite tra il macabro e lo scabroso; un artista ukiyo-e che rappresenta donne incalzate da polpi maliziosi (come non ricordare il Sogno della moglie del pescatore di Hokusai?); una pornostar abbandonata con lascivia alle spire di una piovra: un fil rouge fra tutti questi elementi parrebbe impossibile.
E invece c’è: sinuoso, pervasivo, come ci spiega Marco Benoît Carbone nel suo Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici (Mimesis, 2013, pp. 122, € 12, ora in offerta a € 10,20), scandagliando in profondità la costruzione e la ricezione del complesso di suggestioni e rappresentazioni legate all’erotismo tentacolare, tanto in Giappone quanto in occidente. (altro…)