Categoria: poesia

Libri di letteratura e cultura giapponese: novità gennaio-giugno 2015

Murakami Haruki Uomini senza donneQuesta prima metà del 2015 ci ha regalato molti interessanti titoli, fra cui l’edizione economica del Genji monogatari curata da Maria Teresa Orsi e Uomini senza donne di Murakami Haruki. I libri in arrivo per l’autunno e l’inverno 2015 potete invece trovarli qui.

*Romanzi*

  • Uomini senza donne di Murakami Haruki (trad. di Antonietta Pastore, Einaudi, pp. 250, € 16,15). Dalla presentazione dell’editore: “Il protagonista di Samsa innamorato, un giorno, si sveglia in un letto e scopre con orrore di essersi trasformato in un essere umano. Non ricorda nulla della sua vita precedente. Sa solo che si chiama Gregor Samsa. Che fine ha fatto lo spesso carapace che lo proteggeva? E perché adesso è ricoperto da questa sottile, delicata pelle rosa? Chi, o cosa, era prima di quel risveglio? Insomma, adesso Samsa dovrà adattarsi alla nuova e “mostruosa” condizione di uomo. Quando però alla sua porta bussa una ragazza il cui fisico è deformato da un’enorme gobba, Samsa dovrà fare i conti con qualcos’altro di sconosciuto: il desiderio e l’erotismo visto con gli occhi nuovi di chi sa andare oltre le apparenze. Habara, il protagonista di Shahrazàd, è un uomo solo, confinato in una casa nella quale gli è vietato ogni contatto col mondo. Non sapremo mai perché, e in fondo non è importante: quello che sappiamo è che il suo unico svago sono le visite regolari di una donna misteriosa che lo rifornisce di libri, musica, film… e sesso. Ma soprattutto gli racconta delle storie, come faceva Shahrazàd nelle Mille e una notte. E in queste storie Habara si tuffa come un bambino, finalmente libero.”.

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Il Fuji, Bashō e la pioggia (Fosco Maraini, Ore giapponesi)

Tomikichiro Tokuriki, Mt. Fuji from the Watermill at the Mouth of Omiya
Tomikichirō Tokuriki (1902-1999), Mt. Fuji from the Watermill at the Mouth of Omiya

“Ed ecco davvero, ad una svolta, altissimo nel cielo, uno dei vulcani più celebri del mondo,
e forse più bello, il Fuji
.[…]

Traversando questi poggi in una giornata d’inverno, verso la fine del secolo XVII, Bashō, folle, delizioso poeta, si trovò sotto l’oscuro manto d’una nuvola in tempesta. Sognava di vedere il Fuji; non lo vide. A quei tempi non era come oggi, con strade asfaltate e macchine; mettersi in viaggio, a piedi o sul dorso d’un cavallo, era ardua impresa. La disillusione deve essere stata crudele.
Eppure Bashō buttò giù un appunto:

Kiri-shigure
Fuji wo minu hi zo
Omoshiroki

Bello è anche il giorno bigio
in cui
la pioggia cela il Fuji.

A parte il fatto che qui entrano in campo antiche e profonde propensioni dell’animo orientale nutrito di filosofia buddista (tutto un gioco sottile fra apparenze e non apparenze, fra realtà che sono intangibili e cose che sono illusioni), per cui la bellezza è sempre più squisita ed inonda maggiormente l’animo se suggerita anziché posseduta dai sensi, a parte questo, pur prendendo le parole del poeta da un angolo di vista oggettivo ed occidentale, come toccano nel segno. Il Fuji è infatti uno di quei punti focali della natura in cui le cose si sollevano a dignità di persona; le sue bellezze si rivelano infinite; ogni panorama, ogni ora, ogni luce ha la propria, persino «il giorno bigio in cui la pioggia cela il Fuji».”

Fosco Maraini, Ore giapponesi, Corbaccio, 2000, p. 137

Un tocco di dolcezza: le poesie di Shibata Toyo

Di Toyo Shibata ho parlato più e più volte: il suo sorriso dolce e i suoi occhi vivaci mi hanno sempre trasmesso una grande tenerezza. Questa donna dall’aria gentile è divenuta famosa in Giappone solo in tarda età, quando ha pubblicato i suoi versi semplici, legati solitamente ai piccoli e grandi avvenimenti della vita quotidiana. (il post continua sotto la foto)dorayaki se sei triste guarda il cielo shibata toyo

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Il tè dei ricordi e le lanterne di O-bon

http://www.bibliotecagiapponese.it/wp-content/uploads/2014/08/alchechengi-obon-giappone.jpgProfumo di limoni –
Apro gli occhi e la morte
è subito là.

Yuzu niou
Sugu soko no shi ni
Me hirakeba

Katō Shūson (haiku tratto da Il muschio e la rugiada, a cura di Mario Riccò e Paolo Lagazzi, BUR)

Fra le dita gli alchechengi hanno lo stesso, ingannevole peso dei ricordi: per quanto paiano leggeri, nel palmo della mano fanno sentire con delicatezza la loro presenza.

Tipiche della fine dell’estate, queste bacche in Giappone si utilizzano soprattutto in agosto, (altro…)

Versi dritti al cuore: “Rialzati e sorridi” di Shibata Toyo

toyo shibata rialzati e Un nugolo di rughe profonde, e poi due occhi vivaci, e un piccolissimo sorriso sincero che si fa strada: così si presenta Shibata Toyo (1911-2013), poetessa salita alla ribalta in Giappone per aver pubblicato una raccolta di liriche composte in tarda età, capace di vendere oltre un milione di copie. Conosciuta in Italia proprio grazie a questo lavoro – Se sei triste guarda il cielo (recensito qui) –, è ritornata nelle librerie del nostro paese con Rialzati e sorridi (altro…)

Il grillo e l’autunno

tanka autunno sentiero kokin waka shuNel mio giardino
sommerso
dalle colorite foglie cadute,
chi mai attende
il grillo che sì sonoro canta?

Momijiba no
chirite tsumoreru
wa ga yado ni
tare zo matsumushi*
kokora nakuramu

Anonimo, da Kokin Waka shū
(traduzione e nota di Ikuko Sagiyama)

 

 

 * Matsumushi (lett. ‘insetto del pino’) è una specie di grillo (Xenogryllus marmorata) e contiene nel suo suono il verbo ‘matsu’ (‘aspettare’).

Foto tratta da qui.

La bellezza e il tormento: “Haiku e scritti scelti” di Akutagawa Ryūnosuke

haiku e altri scritti akutagawaOsannato per i suoi racconti, celebrato dal cinema grazie a Rashōmon per merito di Kurosawa, nonché apprezzato da autori quali Sōseki e Murakami, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) rimane a tutt’oggi uno degli scrittori giapponesi di cui forse in Italia non si parla mai abbastanza.

Un corposo ma pressoché ignoto tesoro della sua produzione è costituito da oltre mille haiku, composti nell’arco di tre decenni; solo settantasette di essi per sua volontà confluirono nella raccolta Chōkōdōkushū, pubblicata postuma nel 1928. Di essa ci offre una splendida traduzione – la prima integrale in una lingua occidentale – Lorenzo Marinucci in Haiku e scritti scelti (La Vita Felice, pp. 103, € 10; in offerta a € 8,50), apparsa pochi mesi fa in libreria. (altro…)

“Japan pop. Parole, immagini, suoni dal Giappone contemporaneo”: alla scoperta del pop nipponico

yoshimoto nara, arte giapponese, nippop
Un’opera di Yoshitomo Nara, esponente dell’arte pop giapponese

Complessa, sfaccettata, perennemente in mutamento: è così che appare in tutte le sue manifestazioni la cultura nipponica del ventunesimo secolo. Di essa ci offre un’ottima mappa Japan pop. Parole, immagini, suoni dal Giappone contemporaneo (Aracne editrice, 2013, pp. 711, € 27; l’ebook è acquistabile a € 16,20; qui è possibile consultarne alcune pagine), a cura di Gianluca Coci, (altro…)

[Recensione] “Lo spirito giovane della calligrafia classica”, arte e poesia

Lo spirito giovane della calligrafiaRinchiusi in un libro, stampati ordinatamente e compressi fra le pagine, i versi giapponesi posseggono sempre qualcosa della natura morta. Quasi fossero germogli rari, preziosi, stretti tra le pagine di un erbario su cui aleggia un profumo vago di selve lontane e radure nascoste.

Le poesie nipponiche avrebbero bisogno di interi cieli: solo così, forse, i caratteri e gli ideogrammi (kanji) che le compongono – mosaici di schegge di significato – potrebbero dispiegarsi nella loro pienezza, facendo sbocciare appieno le promesse di senso.

La calligrafia sembra riuscire miracolosamente in questo, restituendo all’occhio dell’osservatore quella loro natura metà terrena e metà aerea: il pennello, mosso da mano sapiente, li fa schiudere con dolcezza o energia; la seta accoglie i ricami d’inchiostro; la carta pare assorbire i tratti sino a farli propri. Tutto ciò emerge in modo magistrale ne Lo spirito giovane della calligrafia classica (GoBook, pp. 59, € 18), a cura di Virginia Sica e Francesca Tabarelli de Fatis, dedicato alla personale tenuta dalla maestra calligrafa Kataoka Shikō nel 2005 presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca. (altro…)

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