Occhi nella notte di Yamada Eimi è un pezzo jazz suonato nel bel mezzo della notte da un pianista ubriaco, che ride e piange allo stesso tempo, esita, sbraita contro il pubblico, per poi, infine, riversare la sua nostalgia impotente sulla tastiera.
Pubblicato nel 1985, questo breve romanzo – che qualcuno ha definito erotico – è, prima di tutto, la storia di due corpi che si cercano, si feriscono, si distaccano con violenza: quelli di Kim – cantante giapponese destinata a pianobar da quattro soldi – e Spoon, disertore nero dell’esercito americano di stanza a Yokosuka.
Non c’è nulla di edulcorato o addomesticato nel loro universo fatto di locali sordidi, risse ed espedienti per tirare avanti, in cui il sesso si consuma sempre di furia nei vicoli, sul pavimento della cucina o in un letto sfatto. Ugualmente degradato, colmo di oscenità e espressioni aggressive è il linguaggio – irriverente, negli anni Ottanta, per una scrittrice, e sin troppo esplicito -, che pure sa alternare imprecazioni e tenerezze infantili. Perché, al di là della durezza e della malizia di cui si fanno sempre scudo, i protagonisti sono in perenne fuga da se stessi e dalle proprie insicurezze impastate di fumo, sudore, umori corporali, cocaina, alcool. E musica.
Le voci ruvide delle colleghe di Kim, il rap dei ghetti americani, Thelonius Monk e Chat Baker accompagnano costanti la narrazione, fondendosi con essa. Le loro note acuiscono lo strazio e il piacere delle carni di questi “ragazzi che si baciano in piedi/ contro le porte della notte” (come forse li avrebe definiti Prévert): ma nessuna melodia dolente, nessun amplesso straziante potrà mai far dimenticare loro l’insensata solitudine del vivere.
* * *
Yamada Eimi, Occhi nella notte, trad. di Giuliana Carli, Marsilio, 1996, pp. 125, € 4,39
* * *
Immagine tratta da qui.
Salve Annalisa, vedo che Yamada Eimi ti ha proprio colpita! Bad etc. Mi e’ piaciuto molto. A proposito, colgo l’ occasione per segnalare che: Uomini senza donne, di Murakami e Il Lago, di Yoshimoto usciranno da noi entro la meta’ di giugno. Inoltre la Neri Pozza ha in programma un altro romanzo della Mirino, intitolato “La notte dimenticata degli angeli”. Un caro saluto.
Cara Barbara,
sì, Yamada Eimi ha a suo modo lasciato un segno. Non posso dire che i suoi libri possano essere annoverati fra i miei preferiti, ma c’è qualcosa nel suo modo di scrivere che mi incuriosisce.
Come sempre, ti ringrazio per le preziose informazioni. Un aabbraccio e a presto,
Anna Lisa