Viaggiare da fermi sino in Giappone attraverso un libro: si può, grazie alla maestria di alcuni artisti che hanno saputo ritrarre in maniera sorprendente paesaggi, scene di vita, dettagli. Per questa ragione, ho scelto per voi cinque diari di viaggio, pubblicati negli ultimi anni, che io apprezzo particolarmente. Fatemi sapere che ne pensate!
- Che succede se un illustratore e fumettista parte in luna di miele per il Sol Levante, con una moglie innamorata come lui del Giappone? Il risultato sono tre volumi (di cui finora solo due dati alle stampe), in cui le parole si fondono alle immagini, dal titolo Diario di un viaggio in Giappone (trad. di R. Vachot-Inukai e D. G. Caci, Panini, 2013). Rémi Maynègre e Sandrine Garcia – così si chiamano i due autori – hanno dedicato il primo volume (pp. 154, € 35, ora in offerta a 29,75) alla frenetica Tokyo e il secondo al monte Koya (p. 155, € 35, ora in offerta a 29,75), uno dei luoghi nipponici più imbevuti di spiritualità.
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Voglia di Tokyo? Allora Tokyo on Foot: Travels in the City’s Most Colorful Neighborhoods di Florent Chavouet (Tuttle Pub, 2011, pp. 206, € 15,73; in inglese) è il libro che fa per voi. Del volume esiste anche un’edizione in francese, Tokyo Sanpo (Picquier, 2009, pp. 206, € 24,26). L’autore è un disegnatore francese – curatore anche di un popolare blog – capace di cogliere con ironia e acutezza molteplici aspetti della vita e della quotidianeità giapponese.
- Un artista italiano di talento, Stefano Faravelli, noto per i suoi carnet di viaggio illustrati, ha realizzato Giappone. Taccuini dal mondo fluttuante (con DVD; Viaggi dell’Elefante-De Agostini, 2011, pp. 120, € 40), arricchito da bellissimi acquarelli, e Tokyo (Confluencias, 2012, pp. 60, € 17,82), in lingua spagnola (ma i disegni parlano da soli, come potete vedere dagli esempi in fondo a questo post).
Immagini appartenenti ai rispettivi proprietari.
Ebbene sì, ho quasi tutti i libri di questo post! Eccetto il mini taccuino Tokyo di Faravelli.
Irresistibili, anche se forse Faravelli, in quanto a visione artistica, è più classico, mentre Florent Chavouet è delizioso in quanto ad ironia e caricature. Oltre a Tokyo Sanpo, c’è un altro libro di Chavouet, intitolato Manabè Shima, che però al momento forse non è reperibile – forse su Amazon.fr, riguardante una sua permanenza abbastanza lunga in un’isola giapponese – estremamente divertente e affascinante. E c’è anche un sito divertente oltre al blog: http://www.florentchavouet.com/home.htm
“Giappone” di Faravelli contiene anche un interessante dvd, arricchito da suggestive musiche originali, che ripercorre il libro dividendolo per località e capitoli.
Barbara, una volta voglio una foto della tua libreria giapponese! 🙂 Scherzi a parte, grazie mille – come sempre – per i preziosi consigli.
Suggerimenti molto interessanti che verranno attentamente valutati 😉
Ok! Ti manderò una foto della mia biblioteca personale, la puoi anche postare, se vuoi, ad illustrazione di qualcuno dei tuoi bellissimi articoli…
Anche se credo che la tua non sia da meno!!
Grazie per tutto quello che fai e per questo blog!
Grazie a te per la fiducia e la costanza, di cuore.