Raccolta di aneddoti sulla vita religiosa in Giappone, volumetto che stimola riflessioni, antologia di spunti positivi per ogni giorno… : ci potrebbero essere molti modi per definire il Manuale di pulizie di un monaco buddhista di Matsumoto Keisuke (trad. di Ramona Ponzini, Vallardi, 2012, pp. 164, € 12,50; ora in offerta a € 9,38), a seconda dell’inclinazione d’animo con cui ad esso ci si accosta.
Dietro la sua apparente leggerezza, la fluidità e lo stile amichevole dell’autore – giovane monaco buddhista del tempio Kōmyōji di Tokyo – scopriamo un sistema di pensiero e di vita che mira, attraverso semplici accorgimenti, a stabilire un rapporto equilibrato fra mondo interiore e mondo esteriore, realtà quotidiana e spirito.
D’altronde, l’ordine dell’ambiente circostante è in stretto rapporto con la pulizia della nostra mente: come vivere bene se l’uno o l’altro sono sottosopra, dal momento che si influenzano a vicenda? E’ essenziale, dunque, che i luoghi in cui trascorriamo il nostro tempo siano in ordine: in questo modo saranno capaci di trasmetterci pace e disciplina.
Con numerosi esempi pratici Matsumoto dimostra che bastano poche, semplici regole da applicare per portare l’armonia nelle nostre giornate: compiere ogni gesto con consapevolezza e responsabilità; rispettare il principio buddhista dello zengosaidan (“non pentirti di ciò che hai fatto in passato, non preoccuparti per il futuro e dedicati con tutte le forze a non avere mai rimpianti”); dimostrarsi parsimoniosi e lungimiranti, piuttosto che cedere al desiderio consumista di sempre nuovi beni da possedere. Ogni oggetto, infatti, e persino ogni suo scarto meritano rispetto: in essi è custodito “lo sforzo incalcolabile impiegato da chi lo ha costruito, nonché tutta la sua anima”.
Alle sezioni più imbevute di riflessioni buddhiste (non di rado accompagnate da un sano tocco di ironia), il saggista ne accosta altre più incentrate sulla descrizione delle abitudini caratteristiche di un monastero: dal cambio stagionale degli abiti al lavaggio delle stoviglie, passando per il rammendo e la stiratura delle vesti, nessun particolare è affidato al caso e ciascun atto racchiude il senso stesso e la meta dei suoi movimenti.
Alla fine del libro forse non incapperemo nello stesso destino di quel discepolo del Buddha che, spazzando, raggiunse il nirvana: almeno l’animo, però, sarà un poco più leggero.
Ciao Annalisa, deve essere un bel libro, lo prendero’. Intanto ti faccio i miei complimenti e ti saluto, spero di sentirti presto.
Un abbraccio,
F.
Grazie, Francesca, piacere di risentirti. 🙂
Personalmente, ho apprezzato molto questa lettura: lo considero il libro giusto al momento giusto, e spero lo stesso sia per te. Un abbraccio anche a te e a presto