Komomo fissa l’obiettivo, ma resta seria. Il naso carnoso spicca sul viso coperto di biacca, l’attenzione è appena distolta dal rosso carico della bocca e dagli ornamenti da maiko, l’apprendista geisha. Al suo fianco Yachiho-san, già geisha, accenna un sorriso sornione, avvolta in un meraviglioso kimono porpora.
Questi sono solo due dei centinaia di personaggi che Alison Wright ha immortalato scatto dopo scappo nel suo nuovo Face to face. Portraits of the Human Spirit (Schiffer Pub. Co., pp. 208, € 40,70): una galleria di colori, di emozioni e, soprattutto, di volti provenienti da ogni parte del mondo.
La forma degli occhi, la piega delle labbra, la profondità delle rughe: ogni particolare racconta una giornata, un amore, una paura. Come il faccino spaurito bambino durante la tosatura del capo per divenire samanera (monaco novizio buddhista); o come le pupille di Pooja (Rajasthan) – l’una gialla, l’altra azzurro-verde – che spiccano sulla pelle olivastra, intrise di tristezza.
Un semplice libro di fotografie perfette, dunque? No: un arcobaleno di storie e di sensazioni, di vènti lontani e di vite. Forse impalpabili, ma per un attimo più vicine.
Foto © Alison Wright
ciao! come faccio a trovare questo libro?