“Un mondo allo specchio” in “Pagine Zen”

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​Nella nuova uscita del magazine “Pagine Zen” (n. 120), dedicato alla cultura giapponese, trovate la mia presentazione del volume Un mondo allo specchio. Viaggio e fotografia nel Giappone dell’Ottocento.

Come sempre, “Pagine Zen” è leggibile gratuitamente online. 

Buona lettura! 
 

“Storie di fiori” di Yoshiya Nobuko

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​Un quadro dipinto ad acquarello, in cui ogni emozione è una pennellata lieve che rischia di ​​trascolorare sulla carta: questa, mi pare, potrebbe esser un’onesta descrizione di Storie di fiori di Yoshiya Nobuko (trad. Paola Scrolavezza, Atmosphere libri, 2020, pp. 240, € 16.50).

Il volume raccoglie diciotto racconti composti fra il 1916 e il 1924 che hanno spesso per protagoniste adolescenti, bambine e giovani donne. In questo mondo al femminile, più dei grandi avvenimenti contano le relazioni e le emozioni, non di rado contrassegnate da una grande delicatezza, talmente tenui da esser quasi impalpabili, circonfuse di vaghezza: ecco, allora, promesse di amicizie indissolubili, cenni di intesa, piccoli gesti di complicità che talvolta rivelano ben più di un semplice affetto.

La presentazione di questa quotidianeità venata di tenerezza e pathos, oltre a farci inevitabilmente pensare all‘universo shōjo, si presta quindi bene a richiamare una dimensione altra, metaforica. Ogni testo prende infatti le mosse da un fiore, il quale, a sua volta, ha caratteristiche che rispecchiano in un modo o nell’altro quelle delle eroine o delle vicende sentimentali da loro vissute; l’ukon zakura (un particolare tipo di fiore di sakura) che dà titolo all’omonima narrazione, per esempio, si concentra malinconicamente sulla fugacità dei rapporti. Ogni fiore, ogni bocciolo col suo profumo sottile dona così grazia a questo bouquet di storie poetico e fragile.

#leggereilGiappone: gratis “Lo stretto sentiero dell’Oku” di Matsuo Bashō a cura di Aldo Tollini

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Oggi ho scelto per la rubrica #leggereilGiappone, in cui propongo testi gratuiti che aiutano a esplorare “da fermi” la cultura nipponica, una meravigliosa raccolta di haiku, Lo stretto sentiero dell’Oku (Oku no hosomichi) di Matsuo Bashō; la traduzione e le note sono state curate Aldo Tollini per la rivista Poesia (XXIV, 262, luglio/agosto 2011, pp. 37-42). Potete scaricare il file da qui.

Buona lettura!

“Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi

​Tutti quanti – specie in alcuni momenti della vita – avremmo desiderato più coraggio, più forza, più tempo per fare una certa scelta, non perdere una persona cara, realizzare un progetto.

Fra le pagine di Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi (trad. di C. Marseguerra, Garzanti, 2020) si materializza un luogo in cui è possibile cercare di aggiustare il corso degli eventi. Ma, come certe opportunità che l’esistenza ci riserba, questo posto non dà nell’occhio – è un semplice locale – e richiede che siano seguite delle regol fondamentali:

1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.
2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.
3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.
4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.
5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

Attraverso le storie di Fumiko, Hirai, Kotake, Kei e i loro diversi caratteri il lettore è spinto a riflettere sul valore del momento presente e degli affetti. Finché il caffè è caldo è, insomma, un romanzo leggero e piacevole, ma che offre tanti spunti di riflessione per affontare la quotidianità e, specie questi giorni,  con un pizzico in più di speranza e voglia di fare.

#sakurandom: “L’ukonsakura” di Yoshiya Nobuko

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L’isola dove, quando arriva la primavera, fioriscono i ciliegi. Il paese dove da un ramo di questi fiori la primavera nasce. Magnificenza e luce che avvolgono cielo e terra, il profumo che si spande dai pistilli fra quei petali.
Ma io, a dispetto delle cime degli alberi rigogliose di fiori sgargianti, benedetti da un tenero maquillage, un tocco di belletto sulla superficie delle corolle già rigonfie e tumide, io penso alla cosa che più amo, non posso dimenticare il fiore che rimpiango, commovente nella sua sobrietà, l’ukonsakura pallido ed effimero, che sboccia all’insaputa di tutti, nascosto e segreto. Ah, fiore di ciliegio a me soltanto caro, ricopri discreto i rami più alti, indistinta ombra solitaria, e triste abbandoni la primavera del mondo!
Ecco, questo fiore malinconico fioriva accanto alla finestra dello studentato dove sono cresciuta nei giorni lontani della mia fanciullezza, ed emanava il suo tenue profumo.

da Yoshiya Nobuko, L’ukonsakura, in Storie di fiori, a cura di Paola Scrolavezza, Atmosphere libri, 2020, p. 35

#leggereilGiappone: ebook gratis “Tokyo segreta. Storie di Waseda e dintorni” di Rosa Caroli

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Oggi ho deciso di inaugurare una piccola, nuova rubrica: #leggereilGiappone. Dato che al momento non è possibile visitare il Giappone né programmare viaggi a breve, perché non approfittarne per conoscerlo meglio?

Settimanalmente, quindi, presenterò degli ebook (legalmente scaricabili e gratuiti) per esplorare la cultura giapponese viaggiando da fermi. Sono felice di cominciare con il saggio Tokyo segreta. Storie di Waseda e dintorni di Rosa Caroli (Edizioni Ca’ Foscari, 2012).

Buona lettura!

Se avete ebook da suggerire, fate pure!

#20peril2020: “La cucina popolare e i matsuri del Giappone” di Stefania Viti

Titolo: La cucina popolare e i matsuri del Giappone (Gribaudo, 2019, pp. 160, €16.90) 

Autrice: Stefania Viti (con la collaborazione di Miciyo Yamada) 

Cos’è? Un vademecum coloratissimo e simpatico per esplorare il mondo dei matsuri giapponesi, vale a dire quelle feste popolare legati a precisi momenti dell’anno o a specifiche ricorrenze. Oltre a descrivere sinteticamente i principali matsuri e i più diffusi cibi di strada, l’opera propone una selezione di ricette (sia dolci e salate, come quelle dei dorayaki, del tori karaage e dell’insalata di patate alla giapponese) e di locali in Italia in cui gustarle.

Una frase d’impatto: “[ L’]identità culturale giapponese, da qualsiasi lato la si voglia guardare, è solida ed estremamente forte e, proprio per questo, capace di aprirsi e confrontarsi con altre realtà gastronomiche senza la paura di perdersi.”

Consigliato a chi…: ama le tradizioni giapponesi, i loro profumi e i loro sapori.

I sakura in un tanka di Akiko Baba

Fior di ciliegio,
tra quante primavere
sarò invecchiata?
L’acqua scorre, quel suono
echeggia nel mio corpo


Akiko Baba
Tanka originariamente in Ouka-denshō, 1977, ora in Cinquanta foglie. Tanka giapponesi e italiani in dialogo, a cura di Paolo Lagazzi. Traduzioni di Yasuko Matsumoto, Ikuko Sagiyama e Yasuko Tatsumura. Tavole di Satoshi Hirose e Daniela Tomerini. Bergamo, Moretti & Vitali Editori, 2016, p. 34

Torna #sakurandom, lo hanami social (16-22 marzo 2020)

sakurandom 2020

sakurandom 2020

Dal 16 al 22 marzo, ritorna #sakurandom, il primo hanami social (abbiamo già organizzato molte edizioni, ricordate?).

Unitevi a noi organizzatrici di #librogiappone (@micheladp @niachan_80 @tradgiappone @onetwofrida ) nel postare nei vostri canali social foto, pensieri, libri, frasi a tema fiore di ciliegio, usando l’hashtag #sakurandom. Potete, come sempre, trovare i miei contributi, su Instagram e Facebook.

Riempiamo i social di sakura!

PS: come sempre, la bellissima copertina è di Michela!

#20peril2020: “Otogizôshi. Le fiabe giapponesi” di Dazai Osamu

Titolo: Otogizôshi. Le fiabe giapponesi di Dazai Osamu (traduzione e postfazione di Massimo Soumaré, Atmospherelibri, 2019) 

Autore: Dazai Osamu 

Cos’è? Una collezione di racconti assemblata da un grande scrittore, ancora non conosciuto bene dal vasto pubblico come meriterebbe. Le quattro storie del folklore giapponese (L’escrescenza sottratta, Il signor Urashima, Il monte Click-clack, Il passero dalla lingua tagliata) – popolate di  creature quali i kappa, i tanuki o gli oni, imbevute di soprannaturale – sono rilette in maniera originale e colta; non si tratta, insomma, di “semplici” favole per bambini (come la finzione del volume vorrebbe), ma di testi maturi, abilmente cesellati, che aprono infinite porte sulla cultura nipponica.

Per finire, il libro è arricchito da postfazione, biografia, glossario e note, il tutto curato da Massimo Soumaré.

Una frase d’impatto: “Nel petto delle vergini coesistono tranquillamente desiderio omicidio ed ebbrezza.”

Consigliato a chi…: ama il folklore giapponese, ma cerca una prospettiva inusuale.

 

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