Categoria: saggistica

“Il recinto” di Alessandro Mavilio

Alessandro Mavilio il recintoLo confesso: non è facile recensire un libro come Il recinto. Sguardi e riflessioni sul Giappone di Alessandro Mavilio (Orientexpress, 2016, pp. 214, € 11,90).

Non perché presenti difficoltà nei contenuti o nello stile; il mio timore, piuttosto, è quello di non poter rendere piena giustizia alla ricchezza di quest’opera. Perché tratta di passione, entusiasmo, impegno, e lo fa, coerentemente, con passione, entusiasmo, impegno. E anche per questo è arduo ascriverla a un solo genere; a mio parere, è quindi forse meglio considerarla di volta in volta una raccolta di saggi sulla cultura nipponica riguardante gli argomenti più disparati, il diario di un esploratore contemporaneo, un fascio di riflessioni che intrecciano passato, presente e futuro…

Posso però almeno essere certa del luogo e del momento in cui questo volume affonda le radici: (altro…)

Ebook gratis dedicati al Giappone, diffusi da Ca’ Foscari

Veduta di Massaki dalla foresta del santuario Suijin, la piccola ansa di Uchigawa ed il villaggio di Sekiya
Hiroshige, “Veduta di Massaki dalla foresta del santuario Suijin, la piccola ansa di Uchigawa ed il villaggio di Sekiya”

L’università Ca’ Foscari di Venezia ha messo gratuitamente a disposizione di tutti numerosi volumi realizzati da studiosi, alcuni dei quali dedicati specificamente al Giappone. E’ infatti possibile scaricare gli ebook delle seguenti collane:

Buone letture!

Gratis online il corso “Japanese Culture Through Rare Books”

Japanese Culture Through Rare Books

FutureLearn è una piattaforma che fornisce gratuitamente numerosi corsi di livello universitario, organizzati da atenei e istituzioni culturali di tutto il mondo, quali, per esempio, la British Library, il King’s College di Londra e il Trinity College di Dublino; per seguire le lezioni basta iscriversi al sito e disporre di una buona connessione internet.

A luglio 2016 partirà il modulo Japanese Culture Through Rare Books, tenuto dal professor Sasaki Takahiro della Keio University (qui è possibile consultare il programma generale), dedicato alle forme del libro in Giappone tra il nono e il diciottesimo secolo d.C. Le attività si protrarranno per tre settimane, per un totale di nove ore. Tutte le lezioni sono in lingua inglese, con sottotitoli in lingua inglese; è possibile fermare i video (realizzati in alta definizione) in ogni momento e rivederli quante volte si desidera.

Ebook gratis: “Oriente, Occidente e dintorni…: scritti in onore di Adolfo Tamburello”

oriente occidente e dintorniE’ disponibile gratuitamente online Oriente, Occidente e dintorni…: scritti in onore di Adolfo Tamburello, a cura di Franco Mazzei e Patrizia Carioti (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, 2010).

Il volume – diviso in cinque tomi – raccoglie oltre cento saggi realizzati da numerosi studiosi e dedicati in special modo (ma non solo) alla cultura giapponese, nonché ai suoi rapporti con l’Italia e l’Europa, sebbene non manchino incursioni in altri ambiti.

L’opera è liberamente scaricabile in formato PDF dalla piattaforma Open Archive dell’Università “L’Orientale” di Napoli a questo link.

Buone letture!

Il cinema giapponese al Far East Film Festival 2016

The Inerasable - NAKAMURA Yoshihiro - psycho-horror - Japan 2016
“The Inerasable”

Come già accennato, il Far East Film Festival è alle porte. Quest’anno, fra gli ospiti giapponesi, vi saranno:
TANADA Yuki, regista, Round Trip Heart
OKITA Shuichi, regista, Mohican Comes Home
MATSUDA Ryuhei, attore, Mohican Comes Home
NAGATA Yoshihiro, produttore, The Inerasable
OBAYASHI Nobuhiko, regista
YOSHIDA Keisuke, regista, Hime-Anole
GO Morita, attore, Hime-Anole
UCHIDA Eiji, regista, Lowlife Love
SHIBUKAWA Kiyohiko, attore, Lowlife Love
KAWAKAMI Nanami, attrice, Lowlife Love
KURIBAYASHI Riri, attrice/Sexy J idol group, Lowlife Love
Adam TOREL, produttore, Lowlife Love
Pio D’EMILIA, giornalista, Fukushima: A Nuclear Story
SAITOH Takumi, attore, The Kodai Family
MITSUKA Megumi, produttore, The Kodai Family
ONE Hitoshi, regista, Bakuman

I film giapponesi in concorso sono:

Bakuman, ONE Hitoshi, mangaka action comedy, Japan 2015, European Premiere
Creepy, KUROSAWA Kiyoshi, über-psycho-thriller, Japan 2016, Italian Premiere
Flying Colours, DOI Nobuhiro, lost youth drama, Japan 2015, European Premiere
The Inerasable, NAKAMURA Yoshihiro, psycho-horror with ghost, Japan 2016. European Premiere
Hime-Anole, YOSHIDA Keisuike, pitiless thriller-drama, Japan 2016, World Premiere
The Kodai Family, HIJIKATA Masato, telepathic love story, Japan 2016 World Premiere
Lowlife Love, UCHIDA Eiji, movie-industry dramedy, Japan 2016, Italian Premiere
Maniac Hero, TOYOSHIMA Keisuke, yuppie fantasy-action comedy, Japan 2016, World Premiere
Mohican Comes Home, OKITA Shuichi, punk-hipster-redemption drama, Japan 2016, European Premiere
Round Trip Heart, TANADA Yuki, anarchic road-movie romance, Japan 2015, Italian Premiere
Three Stories of Love, HASHIGUCHI Ryosuke, redemption contemporary drama, Japan 2015, Italian Premiere

Blue Christmas
“Blue Christmas”

Film giapponesi fuori gara:

Rassegna BEYOND GODZILLA: ALTERNATIVE FUTURES AND FANTASIES IN JAPANESE CINEMA

Blue Christmas, OKAMOTO Kihachi, Japan 1978
Exchange Students, OBAYASHI Nobuhiko, Japan 1982
Gamera 3: Incomplete Struggle, KANEKO Shusuke, Japan 1999
The Girl Who Leapt Through Time, OBAYASHI Nobuhiko, Japan 1983
House, OBAYASHI Nobuhiko, Japan 1977
Invasion of the Astro Monster, Honda Ishiro, Japan 1965
Latitude Zero, HONDA Ishiro, Japan 1969
Mysterians, HONDA Ishiro, Japan 1957
Matango, HONDA Ishiro, Japan 1963
School in the Crosshairs, OBAYASHI Nobuhiko, Japan 1981

Segnalo, infine, anche il documentario Fukushima: A Nuclear Story di Matteo Gagliardi.

Per altre informazioni, vi rimando al sito del Festival. Buone visioni!

Ritorna il Far East Film Festival (Udine, 22-30 aprile 2016)

Far east film festival 2016Anche quest’anno Biblioteca giapponese è felice di essere web media partner di Far East Film Festival, la principale rassegna cinematografica italiana dedicata al cinema asiatico, ormai giunta alla diciottesima edizione. Il festival si terrà a Udine, dal 22 al 30 aprile, presso il Teatro Nuovo e il Teatro Visionario. Qui tutte le info.

“Tokyo redux” di Anthony Bourdain

anthony bourdain tokyo reduxIl primo impatto – lo confesso – non è stato del tutto convincente: eppure Tokyo redux (trad. di Stefano Tettamanti e Maria Cristina Castellucci, Feltrinelli, pp. 28, € 0,99), ebook estratto da Il viaggio di un cuoco di Anthony Bourdain, possiede un suo perché. Nel breve saggio, il celebre chef, innamorato della cucina nipponica, descrive il suo viaggio alla scoperta delle delizie di Tokyo e dintorni (in primis, il famigerato fugu, ossia il potenzialmente letale pesce palla).

Si tratta senza dubbio di un’opera d’intrattenimento, ma non per questo del tutto banale o inutile. Bourdain, infatti, rivela un pregio non comune fra coloro che si occupano occasionalmente (o persino accidentalmente) del Giappone: si limita (non sempre, ahimè) a parlare di ciò che conosce e sa valutare meglio, vale a dire l’ambito gastronomico. Lo fa alla sua maniera, in modo istintivo, appassionato, talvolta persino iperbolico, ma cercando di essere quantomeno rispettoso. Inoltre, cosa rara in un libro di memorie a tema giapponese, i piatti e gli alimenti sono citati con il nome locale e spesso accompagnati da una breve descrizione.

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Arte e monumenti a portata di mano grazie a Google Cultural Institute

Toyohara Kunichika Genji ammira la neve dal balcone
Toyohara Kunichika, Genji ammira la neve dal balcone

Da qualche tempo Google, per mezzo dell’apposita piattaforma Google Cultural Institute, permette di visualizzare online e gratuitamente molte opere d’arte appartenenti a importanti musei (per fare giusto qualche nome: il British Museum di Londra, il Musée d’Orsay di Parigi, gli Uffizi di Firenze) o visitare intere mostre. Solitamente gli oggetti presentati sono accompagnati da una scheda informativa e da una breve spiegazione.

Utagawa Toyokuni, The Kabuki actor Segawa Ronosuke as Shizuka
Utagawa Toyokuni, L’attore del teatro kabuki Segawa Ronosuke nei panni di Shizuka Gozen

Sempre tramite Google Cultural Institute, grazie al World Wonders Project, si possono inoltre ammirare alcuni dei luoghi più suggestivi del nostro pianeta (come, solo per limitarci al Giappone, il santuario shintoista di Itsukushima o il Memoriale della pace a Hiroshima).

Oltre che per deliziare gli occhi, Google Cultural Insitute può essere utilizzato come uno strumento utilissimo per ricerche tematiche a sfondo artistico, e non solo. Per esempio, interessandomi di letteratura giapponese, non ho potuto fare a meno di ricercare le occorrenze legate al Genji Monogatari o al teatro kabuki: i risultati comprendono rotoli, abiti, stampe, scrigni laccati, volumi e persino alcuni video tratti da uno spettacolo dedicato al capolavoro di Murasaki Shikibu.

Infine, è possibile anche ‘salvare’ i capolavori preferiti nella propria galleria, per creare una collezione personale.

Unica nota negativa: Google Cultural Institute può creare dipendenza!

 

 

Lo sguardo curioso: i “Quaderni giapponesi” di Igort

Ci son due categorie di persone di cui sono sempre stata invidiosa: i musicisti e i disegnatori. Riescono a cogliere armonie per me ineffabili, a muoversi fra segni e simmetrie che il mio occhio o il mio orecchio non sanno afferrare. Ecco: nel caso di Quaderni giapponesi di Igort la gelosia ha punto nel vivo più che mai. Perché ogni spazio è gestito e colmato con tale incredibile esattezza da lasciare sbalorditi, e ogni dettaglio testimonia studio, amore, dedizione.

Quaderni giapponesi Igort

Etichettare il volume sotto la voce ‘graphic novel’ o ‘fumetto’ mi pare perciò riduttivo. A ogni modo, un fil rouge c’è, ben evidente: il rapporto di Igort col Paese del sol levante, avviato già negli anni Ottanta e coltivato grazie a soggiorni, letture, pellicole e incontri con autori del calibro di Taniguchi e Miyazaki. Una lunga avventura autobiografica, quindi. Ma, naturalmente, dietro c’è molto di più: e così affiorano la tensione dei colloqui di lavoro che possono cambiare una vita, la stanchezza delle notti in bianco passate a disegnare, l’attenzione per la ricchezza e la varietà delle arti figurative giapponesi, i tributi ai maestri (in primis, Hokusai a Tezuka, a cui il volume è dedicato), l’osservazione vigile e rispettosa delle pieghe della vita nipponica, …

Quaderni giapponesi Igort E’ difficile recensire un libro tale senza rischiare ogni momento di togliere, tagliare, snaturare; si perdono – letteralmente – sfumature, ombre, prospettive. Perché di Quaderni si tratta, e in quel plurale troviamo un groviglio di storie all’insegna della continuità e dela molteplicità. L’inizio dei rapporti dell’autore col Giappone, infatti, risale ormai a tre decenni fa; e questo lungo lasso di tempo è stato affollato di viaggi, pagine, visioni orientali; anche gli stimoli accumulati, d’altronde, sono diversissimi, provenienti tanto dalla cultura tradizionale quanto da quella contemporanea.

quaderni giapponesi Igort Basho
Alcuni haiku di Bashō

Come leggere, allora, quest’opera? Per me, il modo migliore è abbandonarsi al meraviglioso fluire delle immagini (che pure spesso sono inframezzate da note e commenti sulla cultura, l’arte e la letteratura giapponese), penetrare in loro intrufolandosi attraverso una macchia di colore o un particolare di poco conto. Perché lo stupore è sempre a portata di mano, e di matita.

Quaderni giapponesi Igort Tanizaki

La necessità di ricordare: “Nagasaki. Racconti dell’atomica” di Hayashi Kyōko

orologio nagasaki bomba atomica
Tomatsu Shomei, “Atomic Bomb Damage: Wristwatch Stopped at 11:02, August 9, 1945, Nagasaki”

  Le vittime della bomba atomica, prima ancora di essere vittime della guerra o dello scontro generato tra nemici e alleati, sono vittime del genere umano.

E’ questa, con buone probabilità, una delle frasi che meglio riassume il senso di una consistente parte dell’opera di Hayashi Kyōko, sopravvissuta – come narra in Nagasaki. Racconti dell’atomica (trad. di M. Suriano, Gallucci editore, 2015, pp. 231, € 18, in offerta a € 15,30) – all’esplosione dell’ordigno nucleare rilasciato sull’omonima città.

Tra il rombo del motore del Bockscar che risaliva e la distruzione della fabbrica ci fu solo il tempo per quelle brevi parole: ‘Un raid!’ E in quel lasso di tempo 73889 persone morirono all’istante. Quasi lo stesso numero, 70499, furono scaraventate fuori nel sole cocente di piena estate, con la pelle scorticata come il coniglio bianco di Inaba.

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