Categoria: cucina giapponese

Maison de la culture du Japon a Parigi

Una domenica mattina umida e grigia come questa mi pare un buon pretesto per sognare da lontano Parigi.


Dopo il post sulla libreria Junku , oggi è la volta della Maison de la culture du Japon à Paris (ossia Casa della cultura del Giappone a Parigi), che purtroppo non ho mai visitato.
La Maison propone un gran numero di eventi ed iniziative: concerti di jazz e non solo (per esempio, della cantante nippo brasiliana Lisa Ono, che vi consiglio), atelier musicali, laboratori di cucina, conferenze (su teatro, politica, filosofia, cultura giapponese, etc.), proiezioni di documentari e film, e molto altro.
Il programma dei corsi offerti è variegato: alla Maison è possibile imparare, oltre che la lingua giapponese, la calligrafia, il go, l’ikebana, il chadô (letteralmente, “la via del tè”, ossia la cerimonia del tè), l’arte dei manga, e persino il kôdô (l’affascinante “via dell’incenso”) e come comporre haiku, insieme alla  poetessa Madoka Mayuzumi.
Non mancano neppure le attività per i bambini, come i corsi di origami e quelli di introduzione all‘umami, il quinto sapore.
I prezzi sono piuttosto onesti e ci sono sconti per bambini e studenti al di sotto dei ventisei anni.
Per concludere, ecco alcuni dati utili.  La Maison è situata al 101 bis, quai Branly 75015, Parigi. Il centro è aperto dal martedì al sabato, dalle 12 alle 19; il giovedì sera sino alle 20. I giorni festivi, le domeniche e i lunedì è chiuso, così come dal 1 al 31 agosto. Per avere maggiori informazioni telefonate a 01 44 37 95 01 o visitate http://www.mcjp.fr/.
A questo punto, non posso che augurarmi che qualcuno di voi abbia già fatto il biglietto per Parigi. 😉
[Le foto sono tratte dal sito http://www.mcjp.fr/]

Imparare il giapponese con l'Ipod Touch e l'IPhone

Dopo il post dedicato a come imparare il giapponese grazie alla Nintendo DS, oggi è il turno delle applicazioni utili e gratuite per far altrettanto sull’Ipod Touch e l’IPhone.
Innanzitutto, se non l’avete fatto, impostate tra le vostre tastiere in uso anche quella giapponese:
Andate su Impostazioni -> Generali -> Tastiera -> Tastiere internazionali -> e cercare Giapponese.

Per passare da una tastiera all’altra, mentre state scrivendo, basta premere il tasto col globo in basso a sinistra
Per imparare o ripassare i kana vi consiglio Kana Lite, con cui potrete anche esercitarvi, mescolando hiragana, katakana e romaji.
Per chi vuol sostenere il 4 livello del Japanese Language Proficency Test (ossia l’esame ufficiale di giapponese), consiglio Jlpt Study, che prevede un vocabolario di duecento parole e un repertorio di centotré kanji.
La vostra conoscenza della lingua è più avanzata? Allora ricorrete pure ai dizionari  Kotoba!, Shinkanji e Wwwjdic.
E se dopo tutto questo studio vi è venuta fame, basta utilizzare iSushi per scovare i ristoranti nipponici della zona; infine, una volta giunti a destinazione, affidatevi a Sushipedia e Sushiguru per scoprire tutto  sul più celebre piatto del Sol Levante e sulle sue innumerevoli varianti.

Per conoscere la cucina giapponese

sushidesign1
Maschera del teatro kabuki realizzata col cibo

Oggi, come avviene ormai sempre più spesso, ho trovato nella cassetta delle lettere un dépliant di un nuovo servizio di sushi a domicilio. A parte la grafica, tutta a base di bandiere nipponiche, tori, katana ed inspiegabili macchie rosse stampate qua e là tipo sugo, il vero pezzo forte è il messaggio promozionale: “Da oggi potrete avere a casa vostra la vera cucina giapponese di qualità a prezzi contenuti – CHEF ITALIANO!!!”. Andando sul sito internet dell’attività commericiale, poi, si scopre che essa organizza anche corsi di sushi al modico prezzo di 450,00 € + IVA per venti ore di lezione. Wow.
Grazie a questo illuminante volantino, ho pensato di scrivere un post  dedicato a chi voglia tentare per conto suo di preparare le pietanze nipponiche. Inizio subito con La cucina giapponese e coreana di Anne Wilson (ed. Koneman, p. 64, 1,50 €). Il testo è arricchito da molto foto che spiegano passo passo il procedimento da seguire, accompagnandosi ad istruzioni semplici; malgrado io non abbia sperimentato alcuna ricetta e non possieda grandi conoscenze in questo ambito, il libro, a pelle, non mi ha convinta.
Recentemente, infine, mi è stato regalato il cofanetto Sushi (Edicart, 22,50 €): contiene una piccola guida al mondo del sushi (strumenti, descrizione dei pesci da utilizzare, consigli per la scelta, preparazione dei condimenti, ricette…) ed un mini kit (bacchette e stuoia di canne, detta makisu):  diretto e piacevole, anche questo testo è d’impatto immediato, grazie alle belle fotografie presenti in almeno metà delle pagine.
Concludo qui il versante della “pratica del sushi”; spero di postare a breve un intervento dedicato invece alla “teoria”, elaborata da Barthes nell’Impero dei segni. Alla prossima!

Libri e fornelli: "In cucina con Banana Yoshimoto."

in_cucina_yoshimotoIl libro di oggi è dedicato agli ammiratori della scrittrice giapponese più amata in Italia: In cucina con Banana Yoshimoto. L’amore, l’amicizia, la morte, la solitudine nel cibo (100 pp., 10 €; in offerta su Amazon a 8,55 €, cliccando qui) di Barbara Burganza, pubblicato qualche anno fa da Il Leone verde.
Prendendo spunti da AmritaHoneymoon e, naturalmente, Kitchen, opera prima della Yoshimoto, la Burganza si sofferma sui temi culinari-letterari presenti in queste pagine, intervallando le parti saggistiche con le ricette originali dei piatti giapponesi.
Detto ciò, non mi resta che augurarvi buone letture e… buon appetito.

* * *

“[…] Quell’estate mi ero dedicata a studiare da sola l’arte di cucinare. Quella sensazione, la sensazione che le cellule del mio cervello si moltiplicassero, è difficile da dimenticare. Comprai tre volumi di introduzione, teoria e pratica della cucina, e mi misi a preparare un piatto dopo l’altro. In autobus o a letto leggevo il volume di teoria e imparavo tutto su calorie, temperature e materie prime. Lo imparavo a memoria. Poi, appena avevo un po’ di tempo, provavo a cucinare. Ancora conservo con cura quei tre volumi ormai completamente a pezzi. Le pagine con le foto a colori mi tornano alla mente come quelle dei libri illustrati che amavo da bambina. Yuichi e Eriko non facevano che ripetere: “Mikage è completamente impazzita!” Cucinavo, cucinavo, cucinavo con l’energia di un forsennato. Usavo in cucina tutti i soldi che guadagnavo con lavori part-time. Se sbagliavo riprovavo finchè il piatto non veniva bene.  Cucinando mi capitava di perdere la pazienza, di innervosirmi, ma anche di sentirmi pervasa da una sensazione di beatitudine. […]”
B. Yoshimoto, Kitchen

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi