Poche settimane fa ho pubblicato un post con le nuove uscite della primavera e dell’estate 2014; ecco un’ulteriore lista di titoli in uscita in questi mesi:

Narrativa

  • Ore d’ozio di Kenko Hoshi, a cura di Adriana Boscaro (Marsilio, 2014, pp. 168, € 15). Dalla quarta di copertina: “Opera più famosa della letteratura classica ore d'ozio kenko hoshi letteratura giapponesemedievale, scritta intorno al 1330, lo Tsurezuregusa ha goduto e gode tuttora di enorme successo, sia all’estero, dove è stato tradotto in numerosissime lingue, sia nella madrepatria. In virtù del suo stile raffinato e del suo particolare genere è infatti oggi letto in tutte le scuole del Giappone come esempio più significativo della tradizione classica. All’interno del testo scorrono con suggestiva limpidezza le 243 prose che lo compongono, piccole gemme di un sapere poliedrico e di una lucida saggezza. Riflessioni personali, aforismi, appunti e ricordi si alternano in modo spontaneo e genuino tradendo la profonda sensibilità dell’autore, che fa propri i canoni della letteratura giapponese medievale e i principi estetici del pensiero buddhista nipponico. Estraniatosi dalle accese dinamiche di Corte, l’autore fa dell’immersione nella natura il prisma attraverso cui considerare la realtà circostante: il passato mondano, la società, ma anche la posizione dell’uomo nell’universo, l’essenza stessa della vita. Il «beato ozio» diventa allora un momento di ebbrezza che permette di acuire il proprio sguardo e di inoltrarlo prima verso la contemplazione e poi verso la stesura di queste brevi, penetranti, a volte autoironiche «quisquilie», ineguagliabili nella loro semplicità e bellezza”.

  • Racconti e altri brevi scritti di Akutagawa Ryunosuke (trad. di. Paolo Villani, Aracne, 2014, pp. 180, € 10, ora in offerta a 8,50). Dal sito dell’editore: “Probabilmente lo scrittore giapponese più rappresentativo degli anni ’20 del XX secolo, Akutagawa ha lasciato una produzione caratterizzata da scritti brevi e varietà di temi e modi narrativi. i titoli proposti forniscono un assortimento dell’ingegno dell’autore. Alcuni racconti sono frutto del richiamo su di lui esercitato dai classici giapponesi e cinesi, ma accanto alle rielaborazioni di elementi letterari, storici e mitologici dell’Asia orientale troviamo narrazioni ispirate a motivi e modelli occidentali, finzioni di argomento fantastico, rappresentazioni del disagio esistenziale, brani di minimalismo espressivo tale da gareggiare con la poesia haiku, ambientazioni semiautobiografiche impregnate di lirismo e pagine di autobiografia erotica di una certa crudezza”. Qui è possibile leggerne alcune pagine.

Saggistica

  • Sulla maestria di Tanizaki Jun’ichirō (recensione in arrivo) (trad. di Gala Maria Follaco, Adelphi, 2014, pp. 122, € 13, ora in offerta a 9,75). Dal risvolto di copertina: sulla maestria tanizaki cultura giapponese“Una mattina, leggendo il giornale, Tanizaki è colpito dalla foto di un attore seduto su una veranda nei panni di un samurai. Osservandolo meglio, scopre che con imper­cettibili accorgimenti e controllando la respirazione è riuscito a produrre una forma circolare, che parte dal col­lo e dalle spalle e prosegue lungo le maniche: «Sem­brava che se ne stesse seduto lì per caso, e invece ob­bediva alle regole del kabuki, sicché persino le pieghe del suo kimono si distinguevano le une dalle altre in maniera del tutto naturale». Solo la maestria – una peri­zia tecnica che si acquisisce grazie a un lungo, arduo tirocinio – può condurre a esiti di così sublime ele­ganza. Arte come sacrificio e dedizione, dunque, come opera «ben fatta», per il puro piacere della perfezione: non certo per adulare i potenti o le masse, o per fare sfoggio di bravura e dottrina, o acquisire denaro. In un gioco di contrasti e dissolvenze fra mondo passato e moderno, orientale e occidentale, Tanizaki ci offre un’inedita visione di pittura, letteratura, teatro e ci­ne­ma e – in un dialogo intessuto di rimandi e cor­rispon­denze fra continenti, epoche e stili – evoca un’arte uni­versale, capace di coinvolgere l’anima e il corpo e non solo l’intel­letto, aperta a una tradizione artigiana cui soltanto i novatori sciocchi guardano con sufficienza. Nel contempo, ci svela la sua poetica: l’ammirato tributo ai valori dell’u­mil­tà e della perseveranza con cui gli orientali percorrono la via dell’arte affinando tecnica e talento, la commossa evocazione dell’antica poesia giap­ponese, l’entusiasmo per la forza espressiva del ci­nema tedesco e l’analisi del genio smart di Chaplin, la passione per Goethe e Schnitzler e le riserve su Balzac”.
  • Da Mimì Ayuhara a Oliver Hutton. Gli anime sportivi e lo spirito di squadra di Enrico Cantino (Mimesis, 2014, pp. 70, € 4,90, ora in offerta a 4,17 ). Dalla Enrico Cantino Da Mimì Ayuhara a Oliver Hutton Gli anime sportivi e lo spirito di squadraquarta di copertina: “Per i giovani giapponesi lo sport è una cosa seria, da eroi. Calciatori, pallavolisti,futuri campioni del baseball, compiono imprese sovraumane nei cartoni animati made in Japan. Dal tormentato Tommy Young all’anarchico Gigi la Trottola, passando per Mimì Ayuhara e Oliver Hutton, Enrico Cantino affronta a tutto tondo l’immaginario sportivo che sta segnando anche la nostra storia. Per i giapponesi, essere eroi dello sport significa emergere dall’omologazione. Ma i veri eroi sono al servizio di una causa comune. Che sia lo spirito di squadra o la salvezza dell’umanità, è solo questione di sfumature”.
  • Il Re al margine. Cinque saggi sulla regalità in Giappone e in Africa di Masao Yamaguchi (a cura di Domenico Palumbo e Ken Takemoto, Transeuropa, 2014, pp. 212, € 14,90; è possibile acquistare il volume o l’ebook – a 6 € – sul sito dell’editore). L’opera viene così presentata: “I cinque saggi qui raccolti per la prima volta in volume, ricostruiscono il percorso scientifico di un etno-antropologo giapponese cresciuto nel clima post-bellico di ‘egemonia culturale’ che, dilagante da oriente a occidente intorno alla metà del secolo scorso, portava a trascurare in ambito accademico l’analisi della regalità preferendole piuttosto quella del gruppo sociale. Una ricerca ostinata e personalissima condotta affiancando esperienza sul campo in Nigeria e studio del mito, ha permesso a Masao Yamaguchi di leggere invece la regalità come cosmologia, come ‘sistema di mito’ e di comprendere, attraverso la sua sostanziale assimilabilità al fenomeno del ‘capro espiatorio’, che essa «fornisce il modello di trascendenza rituale, politica e mitica più diffuso anche nelle società in cui è già superata in quanto istituzione politica»: uno «spazio drammatico suscettibile d’essere stabilizzato nell’immaginazione dei popoli come universo simbolico della vita individuale profonda». Di là dal merito strettamente disciplinare però, il lettore potrà scoprire inoltre in questo libro una guida lucida e appassionata alla cultura del Giappone, con i suoi poemi che narrano di dei ed eroi (la Grande Dea Amaterasu, il fratello Susano-o, maschio tremendo, il principe esiliato  Yamato-takeru) e con le sue marginalità (Kabuki, burattini, geisha e fuorilegge Yâkuza); e alcune suggestioni ammonitrici sulla pervasività di un pensiero digitale che tenderebbe ad aggregare folle e a produrre capri espiatori”.

Per lo studio della lingua giapponese

  • Il mio vicino Miyazaki di Matteo Lucci (con cd audio; Hoepli, 2014, pp. 9,90, ora in offerta a 8,42) L’editore lo presenta così: “Un nuovo titolo della Il mio vicino Miyazaki lucci lingua giapponese animecollana Piccoli discorsi giapponesi destinato a studenti che abbiano già appreso la gram.matica elementare della lingua giapponese e desiderino progredire a una competenza intermedia. Il volume propone la biografia di Miyazaki Hayao, maestro del cinema di animazione. La sua popolarità in Giappone non ha eguali, ma il successo dei suoi film all’estero e i prestigiosi premi cinematografici internazionali che ha ottenuto nella sua lunga carriera lo hanno reso anche uno dei giapponesi più noti al mondo, apprezzato tanto dalla critica quanto dal pubblico di ogni età. Il suo cinema, che negli ultimi dieci anni il pubblico italiano ha avuto modo di conoscere e apprezzare, è caratterizzato da trame e ambientazioni fantastiche, figure femminili forti, incredibili macchine volanti, pacifismo ed ecologia. Amante dell’Europa, Miyazaki Hayao ha sempre mostrato particolare interesse per l’Italia, tanto da ambientarvi uno dei suoi film più divertenti, Porco Rosso (1992). Il volume è diviso in cinque capitoli, ciascuno dedicato a una fase della carriera di Miyazaki, dall’infanzia agli anni più recenti, passando per gli esordi, il successo e la maturità. Oltre ai testi in originale, ad aneddoti o approfondimenti, ogni capitolo è corredato di un glossario, contenente i rimandi alla sezione dei pattern grammaticali al termine del volume, nonché di esercizi di verifica sulla comprensione del testo e sulle nuove competenze grammatico-lessicali.”

 

8 commenti il Nuove uscite di letteratura, saggistica e lingua giapponese (estate 2014)

    • Stefano, sei troppo buono! Sappi che anch’io trovo spunti nel tuo blog, quindi siamo pari! 😉 Buona serata e a presto,

      Anna Lisa

      • Allora se unissimo le nostre forze potremmo conquistare il mondo delle recensioni di libri sul Giappone!
        Muahuahuahuahuah ^_^
        P.S.
        Se non mi vedi più su Anobii (ero Ashitaka) è perchè mi son cancellato il giorno in cui è stata comunicata l’acquisizione di Anobii da parte della Mondadori, primo ho cancellato una per una tutte le rece (che faticaccia) e poi l’account 😉
        Ora spero solo che la Mondadori non si compri pure Google…

  1. Cara Annalisa,
    approfitto di questo spazio per segnalare alcune notizie su prossime uscite – sperando che siano veritiere, visto che il libro di Kakuta Mitsuyo, “La cicala dell’ottavo giorno”, presumibilmente edito da Neri Pozza, ancora sembra non esistere…
    Ad ogni modo, ho scoperto che tra i libri in uscita ce ne sarà finalmente uno nuovo di YOKO OGAWA. Il titolo è “Vendetta”, e si tratta di una raccolta di racconti, edito da Il Saggiatore, speriamo a settembre…
    Poi ci sarà un nuovo racconto di Murakami Haruki, intitolato “Sonno”, edito da Einaudi per la traduzione di Antonietta Pastore. Non so però se si tratta di un racconto già edito precedentemente, in ogni caso questa edizione nei Supercoralli è prevista per Novembre.
    Inoltre, un altro libro di Banana Yoshimoto: “Il dolore, il ricordo, la magia. Il regno”, sempre edito da Feltrinelli in ottobre.
    Detto questo, se frugando tra le tue incomparabili fonti riesci a scoprire qualcosa di più, o di più preciso…beh, te ne sarei immensamente grata!!

    P.S. Continuo a scrivere qui, perchè francamente non mi sento a mio agio con Facebook…

    • Cara Barbara,
      grazie per le segnalazioni. La Ogawa di solito mi piace molto e il titolo “Vendetta” – inutile dirlo – mi incuriosisce non poco.
      Riguardo alla nuova uscita di Murakami, si tratta di un racconto già precedentemente edito. Ne ho parlato, anche se brevemente, qualche tempo fa qui: http://www.bibliotecagiapponese.it/2014/06/19/sonno-di-murakami-haruki-racconto-illustrato-da-kat-menschik/
      Presto conto di pubblicare un post con le nuove uscite previste per l’autunno-inverno, anche se per ora ne conosco pochine.
      A presto,

      Anna Lisa

      Ps: io preferisco gli interventi lasciati nel blog rispetto a quelli di Facebook, quindi i tuoi per me sono assolutamente perfetti. 🙂

  2. Cara Annalisa,
    impaziente come sono di trovare sempre le prossime pubblicazioni di autori giapponesi, questa sera sono stata fortunata: grazie al blog di Laura Imai Messina ho scoperto che, già da tempo, è in vendita (ma quasi segretamente) un libro importantissimo: la traduzione, per la prima volta in Italia, di due racconti di Higuchi Ichiyō, Takekurabe (Schiena contro Schiena), quello che sembra essere il suo racconto più famoso, e Nigorie (Acque Torbide).
    Il libro che contiene i due racconti è stato tradotto da Andrea Fioretti e la casa editrice è la Vecchiarelli (reperibile su Amazon ad € 13,60.
    Solo in un altro caso questa prima grande scrittrice giapponese del Novecento era stata tradotta, in una raccolta di racconti nella quale, giustamente, era stata messa insieme ad altri Grandi Maestri della letteratura nipponica (Narratori Giapponesi Moderni, ed. Bompiani), con il racconto La Tredicesima Notte.
    E’ così raro fare scoperte del genere che credo questa possa essere una ghiotta informazione per chi ama o è interessato alla letteratura giapponese meno conosciuta.

    P.S. (Ho ormai perso le tracce de “La cicala dell’ottavo giorno”, di Kakuta Mitsuyo…la Neri Pozza non risponde alle mail che richiedono conferme o qualsiasi informazione sulla pubblicazione o meno, e non trovo da nessuna altra parte notizie in merito…che peccato! La storia era molto interessante…(Sigh!)

    Salutissimi,
    Barbara da Roma

    • Ciao, concittadina!
      Grazie, come sempre, della segnalazione: avevo letto del libro proprio sul blog di Laura e un paio di settimane fa ho anche scritto alla casa editrice per saperne di più, ma senza risultati. Per quanto riguarda Neri Pozza, spero di esser più fortunata, ma chissà.
      Pian piano sto cercando di rimpolpare il post promesso – quello con le uscite previste per l’autunno -, ma per il momento, purtroppo, sembra che non ci sia granché di cui scrivere.
      Posso dirti fin da ora, però, che probabilmente l’opera più importante in dirittura d’arrivo è un saggio di Raveri sul pensiero classico giapponese.
      In queste settimane è uscito anche un libretto delizioso, “La cucina del monaco buddhista” (Vallardi), con solo ricette vegetariane/vegane e persino un’apposita sezione sui dolci (http://www.vallardi.it/catalogo/scheda/la-cucina-del-monaco-buddhista-libro.html).
      Buone letture estive (il ponentino di stasera aiuta non poco!) e a presto,

      Anna Lisa

  3. Ciao Anna Lisa,
    oltre che salutarti volevo segnalarti, come prossima uscita, invero non così prossima (primavera-estate 2015) la mia traduzione di Kofu di Soseki. Per omaggiarti della tua costante gentilezza ti avevo anche anticipato un brano via email, email in cui peraltro ti segnalavo lo sconto estivo per l’ebook di Michikusa, ma purtroppo non sono riuscito a raggiungerti in tal modo.
    ti saluto caramente
    Antonio

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