uji portale genji
Portale dedicato al Genji monogatari

Siete a Kyoto, avete una mezza giornata libera e amate il Genji monogatari, il capolavoro della letteratura giapponese? Allora dovete assolutamente fare una capatina a Uji, nata come centro di collegamento fra Kyoto, Nara e le province orientali, e nota come la città del Genji monogatari perché Murasaki Shikibu sembra conoscesse bene il suo territorio e ancor di più perché qui sono ambientati gli ultimi capitoli dell’opera.

Non vanno però dimenticati anche i bei templi di Uji: non a caso, il più celebre fra loro, il Byōdō-in, è patrimonio mondiale dell’umanità, così come lo Ujigami.

La cittadina si raggiunge facilmente con la Nara JR Line dalla stazione centrale di Kyoto in circa mezz’ora. Appena arrivati, sulla piazza della stazione troverete l’ufficio informazioni in cui procurarvi una mappa e le credenziali per accedere gratuitamente alla connessione wifi a disposizione dei turisti.

uji byodo-in ciliegi genji
Il tempio Byōdō-in in primavera

Prima tappa del ‘tour del Genji’ è, senz’altro, il monumento a Murasaki Shikibu, collocato praticamente a una delle estremità dell’Uji no bashi (il ponte di Uji); attraversato quest’ultimo, se proseguirete a destra, sul lungo fiume, dopo una serie di botteghe, arriverete alla statua ispirata agli Uji Jujo, ossia i dieci capitoli del Genji monogatari che hanno luogo proprio a Uji. I due soggetti rappresentati sono Ukifune e Niou no Miya (uno degli eredi di Genji), vicini in una piccola barca che solca il fiume Uji.

uji jujo monumento genji monogatari 10 capitoli
Il monumento dedicato agli Uji Jujo

Per gli amanti di Murasaki Shikibu il giro non finisce qui: c’è ancora da visitare il museo dedicato al Genji monogatari, di cui vi parlerò nel prossimo post.

* * *

Consigli di letturaGenji monogatari di Murasaki Shikibu (trad. a cura di M.T. Orsi, Einaudi) e l’imprescindibile Genji monogatari blog.

Consigli gastronomici: seguite la strada che passa sotto il portale della prima foto (lo potete scorgere non appena usciti dalla stazione) e, dopo poche decine di metri, fermatevi alla pasticceria all’angolo che troverete sulla vostra destra. Sulla via a questa perpendicolare, l’Uji-Yodo Pref. Road, ci sono inoltre vari negozi specializzati nella vendita del famoso tè di Uji e panetterie che propongono ogni tipo di sfizio dolce o salato (io ho mangiato un buonissimo dolcetto con ripieno di gelatine al tè verde e sakura).

10 commenti il Una giornata a Uji con Genji e Murasaki Shikibu (parte 1)

  1. Che bello!!! Sono stata ad Uji 2 volte e se riuscirò vi andrò una terza. Anche io fotografai il monumento di Dama Murasaki da ogni angolo possibile, e sono stata al museo dedicato a Genji..anche se spero che lo arricchiscano di qualche altra cosa…ma non voglio rovinarti il prossimo post. Diciamo che è suggestivo e, solo per questo, imperdibile…
    Il luogo che mi ha incantata di più è il Tempio Byodoin. Purtroppo, lo scorso anno era in restauro, spero che tu lo abbia potuto visitare.
    Imprescindibile acquistare – e gustare, dato che lo preparano ovunque – il matcha.

    • Grazie del commento, Barbara, soprattutto perché sei ormai un’habituée di Uji. 🙂
      Io sono rimasta un pochino delusa dall’atmosfera circostante il monumento di Murasaki Shikibu: fastidiosi nugoli di insetti a parte, a pochi metri dalla scultura c’è una piccola costruzione non proprio elegante (forse riservata addirittura alle toilette) che tende a rovinare il tutto.
      Riguardo al museo, cercherò nel prossimo post di tirare le somme, ma nel complesso non mi è spiaciuto. Ciò che forse ho apprezzato di più di Uji sono stati i templi e certi scorci inattesi. Due-tre settimane fa, quando sono stata al Byōdō-in, mi pareva ci fosse solo un padiglione laterale in ristrutturazione, ma purtroppo non sono riuscita a visitare la Sala della fenice per l’attesa troppo lunga.

  2. Però la veduta del fiume alle spalle del monumento, con quel bellissimo ponte, se si trova l’angolazione giusta, credo che possa rendere giustizia al monumento. Si possono comunque scattare delle belle foto.
    Non sono ancora riuscita a leggere tutto il Genji Monogatari, quindi, per quanto riguarda il museo non ho seguito come si deve il filmato che fanno vedere, sono andata un pò ad intuito…
    Posso però consigliare due libri interessanti per ricostruire l’atmosfera della corte Heian:
    Ivan Morris, Il mondo del principe splendente, ed. Adelphi e il romanzo di Gabriella Magrini, ” Mille Autunni”, ed. Frassinelli o Bur, che però è fuori catalogo da tempo e si trova solo usato – ma si trova. Il primo è un saggio veramente affascinante, il secondo la vita romanzata di Murasaki Shikibu – non può che essere romanzata, dal momento che non si sa poi molto di lei…
    Tornando ad Uji, mi è piaciuta perchè vi ho percepito una sua atmosfera particolare, forse dovuta alla sua vicinanza/lontananza dall’antica capitale. E pensare che, un tempo, anche solo andare a vivere in un posto come Uji, per un nobile Heian “tipico”, sarebbe stato considerato un esilio intollerabile…Murasaki Shikibu e’ stata comunque una donna molto particolare…

    • Grazie per i suggerimenti bibliografici: sono due libri che vorrei leggere da tanto, tanto tempo. Mi sono sempre chiesta, poi, perché Gabriella Magrini abbia deciso di dedicarsi proprio a Murasaki Shikibu. Scopro ora che, sempre lei, ha scritto anche “La dama che amò due principi”, su Izumi Shikibu. La curiosità aumenta esponenzialmente!

    • Sara, ti ringrazio moltissimo per la tua stima (che, come sai, ricambio) e per il premio. 🙂

  3. Ciao ^^
    Sono un assidua lettrice del tuo blog, anche se non ho mai commentato 🙁
    Comunque, grazie a te ho scoperto e letto molti libri.
    Sei il mio punto di riferimento da quando hai scritto quel post sul mitico e geniale Soseki Natsume.
    Ora mi volevo accingere a leggere “Storia di Genji”, ma ho la versione vecchia (quella tradotta dall’inglese)….che dici, mi conviene aspettare di comprare quella nuova o posso iniziare con questa?

    Un giorno andrò anch’io in Giappone a vedere questi magnifici posti 😀

    Wow…nei commenti precedenti ho letto altri interessanti titoli di libri che ho provveduto subito a segnarmi come letture future. ^^

    • Ciao, scusa se mi intrometto prima di Annalisa, ma posso consigliare senza dubbio la versione più recente del celebre capolavoro di Murasaki Shikibu, prima di tutto perchè si tratta della prima versione tradotta direttamente dal giapponese in italiano, dalla Dott.ssa Maria Teresa Orsi, in secondo luogo perchè si tratta della versione integrale – mentre le precedenti edizioni non lo erano, la seconda parte si poteva trovare per Bompiani con il titolo “Il ponte dei sogni” – e poi perchè questa edizione è anche corredata da un apparato di note e di commenti veramente preziosissimo.
      Certo, è un pò costosa, si aggira sui 90 €. Però si tratta di una gioia per gli occhi e il tatto, oltre che per la mente, poichè vi sono anche delle splendide illustrazioni.

        • Grazie mille per la fiducia e i complimenti, Ishta. 🙂
          Come giustamente ti ha suggerito Barbara, fra l’edizione vecchia e quella nuova c’è una bella differenza (ne ho parlato anche qui, se ti può interessare: http://www.bibliotecagiapponese.it/2012/06/21/genji-monogatari-un-rapido-confronto-tra-la-nuova-e-la-vecchia-edizione/).
          Visto che il Genji richiede tempo e costanza per la lettura, ti direi – se puoi – di iniziare direttamente con la versione di Maria Teresa Orsi. Purtroppo il prezzo non è dei più convenienti, ma online il volume si trova anche con una quindicina d’euro di sconto.
          Riguardo l’immagine che hai postato, se non sbaglio, mi pare si tratti del libro (a sinistra) con la sua custodia (a destra), quindi in libreria non ci dovrebbero essere problemi di scelta. 🙂

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