hideaki hamada
© Hideaki Hamada

Il vostro sogno è trasferirvi e lavorare in Giappone? Una buona soluzione potrebbe essere quella di diventare insegnanti di italiano, meglio se dopo aver conseguito un’apposita certificazione (come un master, il CEDILS dell’Università Cà Foscari di Venezia o il DITALS rilasciato dall’Università per stranieri di Siena).

Dal sito di quest’ultima ho tratto un libro utile per prepararsi all’esame e conoscere meglio le realtà dell’insegnamento della nostra lingua nell’arcipelago nipponico, La lingua italiana in Giappone. Insegnare e apprendere (Tokyo, 2009) di Maria Katia Gesuato e Paola Peruzzi. La risorsa è liberamente accessibile a questo link. Buona lettura!

 

4 commenti il Per insegnare italiano in Giappone: libro gratuito “La lingua italiana in Giappone. Insegnare e apprendere”

  1. Salve a tutti! Ringrazio per questo articolo che trovo interessante ed utilissimo!
    Io sto proprio progettando di insegnare italiano in Giappone. Ho il CLTA, una qualifica per insegnare a stranieri adulti, preso a Londra città dove attualmente vivo e lavoro come insegnante.
    Avreste dei suggerimenti su come potrei muovermi per trovare lavoro come insegnante nel Sol Levante?

    grazie infinite

    • [riporto in parte il commento scritto su Facebook, nel caso non l’avessi letto]
      Ciao, Michele! Per quel che riguarda l’insegnamento dell’italiano, ho sostenuto il Ditals di primo livello, e ora sto preparando quello di secondo: tornassi indietro, punterei direttamente su quest’ultimo.
      Sebbene io non abbia mai insegnato in Giappone, vagliando le esperienze di amici e conoscenti, ti consiglierei di conoscere bene almeno l’inglese (e penso che per quello tu non abbia problemi) e avere delle basi solide di giapponese. Oltre alle metropoli come Tokyo e Kyoto, ti suggerirei di puntare anche su città più piccole, ma comunque vivaci (e non dimenticare di contattare le università private).
      Sinceramente, credo che tu abbia più possibilità proponendoti come docente di inglese, data la maggiore richiesta di questa lingua, ma tentare anche con quella italiana non costa nulla.
      In ogni caso, un grande in bocca al lupo!

  2. Ciao Anna Lisa! Certamente proponendomi come insegnante di inglese triplicherei le mie possibilità, soprattutto in un paese come il Giappone, però tra il parlare una lingua e l’insegnarla c’è un bel po’ di differenza e per quanto riguarda il giapponese, beh lo sto studiando perciò questo potrebbe darmi qualche chance in più.
    Ad ogni modo, continuerò a cercare informazioni utili a riguardo..non mi tirerò indietro!! 😉
    Grazie davvero per i tuoi consigli!

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