Shōkō parla con un quadro, innaffia le piante con tè corretto al rum, s’intristisce in un baleno, sogna le rughe di un vecchio amore, beve decisamente troppo. E poi, è “emotivamente instabile”, come recita la sua cartella clinica nascosta sopra l’armadio.
Traduttrice che prende sottogamba il lavoro, ragazza a volte timida e altre sfacciata, disastrosa padrona di casa, (altro…)