Un’imponente onda domina la scena, colmando lo sguardo di blu. Sullo sfondo, quasi in disparte, il vero soggetto della stampa: la montagna più celebre del Giappone, protagonista indiscussa de Le trentasei vedute del monte Fuji.
L’opera potrebbe forse apparire una metafora della lunghissima e complessa carriera del suo creatore, Hokusai (1760-1849): strega molti con la sua affascinante semplicità densa di particolari, ma pochi riescono a scorgervi la profondità e la ricchezza di significati, frutti di un’instancabile ricerca artistica e esistenziale.
Ripercorre questo affascinante cammino l’omonimo fumetto Hokusai (trad. a cura di Francesco Nicodemo; Edizioni BD, pp. 592, € 12; ora in offerta a 9,69), realizzato dal celebre mangaka Ishinomori Shōtarō, allievo di Tezuka Osamu: lontano da ogni intento celebrativo (e tanto meno agiografico), il volume tenta di mettere a fuoco la figura del genio e, soprattutto, dell’essere umano, senza arrestarsi davanti alle sue contraddizioni o alle sue debolezze, lasciando largo spazio all’ironia. Inoltre, intrecciate alle biografia dell’artista, si snodano le brevissime avventure di una moltitudine di curiosi personaggi del Giappone del XIX secolo: samurai poco coraggiosi, editori senza scrupoli, ladruncoli da strapazzo, fanciulle simili a dee marine…
Tavola dopo tavola, scopriamo un uomo che, superati i quarant’anni, insoddisfatto dei risultati del suo pennello e del mediocre bilancio della propria vita, s’impegna per darle una svolta netta. Dopo aver sviluppato un’insolita sensibilità pittorica e una sorprendente commistione di stili, Sori (questo il suo pseudonimo) decide di assumere un nuovo nome, emblema di questa fase di cambiamento: Hokusai, conosciuto anche come “il vecchio pazzo per la pittura“.
I suoi propositi? Ritrarre le espressioni delle onde, immortalare i paesaggi in mutamento «attraverso il cuore delle persone», cogliere la natura degli animi attraverso i loro gesti, in un processo di esplorazione continua, perché «dipingere in verità assomiglia molto a un viaggio». E il suo viaggio – che ha conosciuto l’immediatezza degli schizzi (manga) e la dovizia degli ukiyo-e – ci incanta ancora oggi.
* *
Su Hokusai leggi anche:
- L’enciclopedia dell’immaginario: i Manga di Hokusai
- Hokusai, il vecchio pazzo per la pittura, secondo Henri Focillon
* *
Qui sotto, alcune tavole tratte dal manga.
Stupenda segnalazione! Hokusai è uno dei miei artisti preferiti.