Un’accogliente cucina di Tokyo in penombra. Il vapore si solleva dolcemente dal riso, mentre una pentola sobbolle borbottando.

Qualche migliaio di chilometri più in là, nell’affollata mensa universitaria di un campus americano, tra cotolette, patatine e salse in abbondanza, Naomi – appena arrivata dal Sol Levante – si sente perduta e ripensa con un pizzico di tristezza a sua madre e alle leccornie che prepara con tanta cura. La ragazza ancora non lo sa, ma negli anni a venire l’aspetta un lavoro a New York, un marito americano, qualche chilo in più e tanto, tanto junk food (cibo spazzatura).

Poco alla volta – soprattutto grazie ai soggiorni in patria – matura in lei il desiderio di ritornare ai sapori dell’infanzia e di far conoscere negli States i fondamenti e i benefici dell’alimentazione estremo orientale, che permette al popolo nipponico di essere uno dei più longevi al mondo. Ed è proprio in questo modo che è nato Sempre giovani e belle. I segreti in cucina delle donne giapponesi di Naomi Moriyama e suo marito William Doyle (trad. di R. Perbellini; Trenta editore, 2009, pp. 245, € 12; ora in offerta su Amazon.it cliccando qui a € 10,20): se non vi lasciate ingannare dal titolo un po’ sensazionalistico,scoprirete una buona introduzione ai principi dell’alimentazione e della cucina giapponese, chiara e giocosa al punto giusto.

Il testo, infatti, è corredato di numerose testimonianze scientifiche di medici e nutrizionisti, e condito da aneddoti, curiosità e accorgimenti pratici. Qui e là si registrano delle sbavature lessicali e delle espressioni un po’ curiose per il nostro orecchio – nulla di grave, sia chiaro -, con buone probabilità da imputare alla saggista stessa, che ha concepito il suo manuale per un pubblico americano piuttosto sprovveduto in materia.

L’intento del volume consiste nel far avvicinare quante più persone possibili a quest’universo gastronomico secolare, eppure misconosciuto o banalizzato, mostrando come in realtà la cucina giapponese sia praticabile con relativita facilità ed economia anche al di fuori dell’arcipelago, dal momento che non prevede rigorosamente ingredienti, tecniche e strumenti rari o costosi. Per fare ciò, l’autrice ci conduce passo passo alla scoperta dei fondamenti della dieta nipponica (pesce, verdure, riso, soia, frutta, tè e, infine, noodle di varia natura: soba, ramen, udon…), del vasellame e degli utensili necessari (facilmente rimpiazzabili da quelli occidentali) e delle ricette più popolari (ne sono presentate trentacinque), oscurate all’estero dall’onnipresenza nei ristoranti specializzati di sushi e sashimi. Ma, soprattutto, Naomi Moriyama ci spinge a conoscere l’approccio tradizionale dei suoi conterranei al cibo, del tutto diverso dal nostro e, per molti versi, anche più salutare: porzioni piccole e curate nel dettaglio, preferenza per gli ingredienti di stagione, ridotto uso di intingoli, abbondanza a tavola di alimenti vegetali…

Dal momento che, anche dall’altra parte del pianeta, la mamma è sempre la mamma, l’autrice prende sua madre a modello, rivelandone le piccole astuzie da cuoca provetta: e così seguiamo le due donne a Tsukiji, al più grande mercato ittico del mondo, o nella fattoria di famiglia, tra i frutteti e gli orti delle campagne giapponesi, assaporando onigiri fragranti, zuppe profumate, tofu saporito, tutto, naturalmente, accompagnato da una calda tazza di tè. Insomma: alla fine della lettura sarà impossibile non cedere alla tentazione di mettersi alla prova dietro i fornelli.

[foto tratte da qui, qui e qui]

 

1 commento il Alla scoperta dell’alimentazione e della cucina giapponese

  1. Ho letto questo libro diversi mesi fa e l’ho trovato molto interessante. Sono stata di recente in Giappone e devo ammettere che fare una colazione stile giapponese, anche per chi come me non ama il pesce, quindi limitata al riso, verdure e zuppa di miso, è ristorante e, soprattutto, fa sentire ed essere più sani.
    Questo libro incoraggia a cambiare la propria dieta, fortunatamente anche da noi cominciano a diffondersi posti dove comprare almeno gli ingredienti base. Personalmente, ho comprato una confezione di Miso all’aeroporto di Narita e sto cominciando a mangiare la zuppa, nella sua versione più semplice, aromatizzata solo con un pò di cipolline e due pezzettini di alga nori, almeno una volta al giorno.

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