Lo sapevate che significativi scrittori del nostro paese, quali Sanguineti, Calvino, Saba e Pasolini, si sono ispirati alla cultura e alla letteratura giapponese in diverse loro opere? E sapevate anche che il più celebre adattamento cinematografico nostrano di un romanzo giapponese porta la firma di Tinto Brass?
Se avete voglia di scoprirne di più in proposito, siete tutti invitati all’incontro che terrò mercoledì 1 giugno, alle ore 18, presso Doozo art book & sushi (Via Palermo 51-53, Roma), dal titolo Pagine giapponesi, in cui traccerò una breve storia della pubblicazione di volumi giapponesi nel nostro paese e parlerò delle suggestioni nipponiche rintracciabili nei libri di alcuni scrittori italiani (oltre a quelli citati all’inizio del post, ricordo Baricco, Parise, D’Annunzio, Vasio, etc.).
Questa è la presentazione ufficiale dell’evento:

Nel 1854, dopo un isolamento volontario durato circa due secoli, il Giappone apre di nuovo le sue frontiere e inzia a stipulare trattati commerciali con le nazioni straniere: non solo ciò favorisce la conoscenza e lo studio del Sol Levante in occidente, ma determina anche la nascita di un importante movimento culturale, il japonisme, che si propone di adattare all’arte europea figure, caratteristiche e stilemi derivati da quella nipponica, spesso attraverso il filtro dell’esotismo. Da questi fermenti non è immune neppure l’Italia, dove, dalla fine del XIX sec., si sviluppa interesse per le “giapponeserie”: si pensi, per esempio, alla “Madama Butterfly” di Puccini e all'”Iris” di Mascagni, oppure ad alcuni versi di D’Annunzio, Saba e Govoni.
Parallelamente, la pubblicazione di testi estremo-orientali – in un primo momento riguardanti soprattutto storie di guerra o d’amore – inizia a muovere i primi passi, ma soltanto dopo la seconda guerra mondiale (in particolare dagli anni Ottanta) la produzione letteraria giapponese riesce ad acquisire sempre più spazio nell’editoria nostrana e un maggior numero di lettori, grazie all’impegno di ottimi traduttori e alla creazione di apposite collane (prima fra tutte, “Mille gru” di Marsilio).
Nel corso degli anni, il fascino della cultura nipponica si è andato consolidando, come testimonia l‘esperienza di numerosi scrittori (Calvino, Baricco, Parise, Sanguineti, Vasio, Bacchini, ecc.), che hanno saputo fecondare in modo originale la nostra letteratura con suggestioni provenienti dal Giappone.

Qui a lato: James Tissot, La Japonaise au Bain, 1864

11 commenti il “Pagine giapponesi”: il mio incontro sui libri nipponici in Italia e sulle influenze del Sol Levante nella nostra letteratura

  1. Fantastico!! In bocca a lupo per la conferenza.
    Purtroppo, anche se sono di Roma, probabilmente non potrò partecipare.
    Posso offrire un suggerimento?
    Si potrebbe aprire una pagina/bacheca dove noi affezionati lettori di questo blog possiamo lasciare le nostre segnalazioni e piccole scoperte sui libri giapponesi? Io lascio volentieri le mie informazioni, ma mi rendo conto che scelgo sempre gli spazi sbagliati!!!
    Bye

  2. @ Barbara “romana”: crepi! Speriamo di avere presto un’altra occasione per conoscerci. Grazie del suggerimento; sto valutando l’ipotesi di aprire un forum per gli utenti. 🙂

    @ Barbara “inchiostro e farina”: crepi il lupo! Se domani ci sarai, fatti riconoscere. 😉

    @ Angela: non vale, tu sei di parte!!!

  3. Doozo è vicino via Nazionale, al centro di Roma, in un posto piuttosto comodo da raggiungere. Se la tua amica non ha voglia di sentir parlare di libri giapponesi, potete sempre mettervi a prendere un tè nel locale. 😉

  4. Mi dispiace non essere riuscita a passare. L’amica che dovevo incontrare si è “moltiplicata”, da una son diventate cinque (!) ed è stato difficile organizzarsi. Peccato 🙁 Com’è andato l’incontro?

  5. Sarebbe incantevole da parte tua creare un post in cui offrirci un assaggio della tua conferenza. Credo che parecchi di noi che non hanno potuto partecipare ne sarebbero entusiasta!!!

  6. Salve! l’argomento di questa conferenza è fantastico! vi vorrei chiedere solo un favore…mica ci sono delle relazioni scritte o dei video a riguardo…perchè fra una settimana ho l’esame di stato e porto il Giappone (<3) come argomento della tesina…ma per ITALIANO ho un buco incolmabile!Avevo intenzione di mettere D'Annunzio ma non riesco a trovare nulla che faccia al caso mio ( a parte la vita e la poetica) se qualcuno è così nobile di cuore ad aiutare una povera disperata vi sarei infinitamente grati!

  7. @ Barbara (inchiostro e farina): l’incontro è andato bene (spero 😉 ); peccato fossimo pochini.
    @ Barbara: anch’io avevo pensato di mettere online una sorta di relazione dell’incontro, ma poi non me la sono più sentita quando, pochi giorni fa, ho scoperto che alcuni miei testi circolano in rete senza il mio nome e senza autorizzazione.
    @ Marta: ti ho mandato un’email.

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