Inauguro ufficialmente la collaborazione con il blog Una stanza tutta per (il) tè parlandovi – com’è naturale – d’un libro ispirato all’ambrata bevanda. Non vi citerò l’ennesimo volume di saggistica relativo alla cerimonia del tè, bensì un romanzo ancora poco noto in Italia, in quanto inedito, vale a dire Il maestro del tè, di Yasushi Inoue. In esso vengono svelati – attraverso lo sguardo del discepolo Honkakubō – l’universo e le tormentate vicessitudini esistenziali di Rikyû, maestro del tè realmente esistito nel XVI secolo.
Ecco una delle pagine che preferisco; nel frattempo, entra nella Stanza del tè per scoprire quale tè può accompagnare meglio la lettura:

[…] Dovevano essere circa le due del pomeriggio quando presi posto nella stanza del tè, e vi restai sino a quando gli arbusti del giardino si furono totalmente confusi nell’oscurità. Passai là un pomeriggio molto felice, dimentico del tempo che scorreva.
Ero già penetrato altre volte in questa stanza, in qualità di assistente del Maestro Rikyû, quand’era ancora vivo; nulla era cambiato da allora: il rotolo appeso al muro, calligrafia del principe Son-En-Po, la tazza da tè conica, il suo braciere preferito, il cui piacevole e incessante crepitìo mi ricordava il mormorio del vento… Era proprio quella la stanza del tè di Tôyôbô, conosciuto da sempre come un fine collezionista.
Mi offrì un tè eccellente; mi parve di vivere un sogno. Dopo di ciò, prese una tazza da tè che il Maestro Rikyû gli aveva donato e la sistemò dinanzi a me. Mi sentii riconoscente e molto onorato della sua benevola sollecitudine: ebbi l’impressione di trovarmi davanti al Maestro Rikyû.
Ricoperta da un bello smalto nero, era una tazza elegante e convessa della miglior fattura. Da quanti anni non toccavo quella tazza? Chôjirô, il vasaio che l’aveva foggiata, era morto due anni prima del Maestro Rikyû; ho io stesso qualche ricordo legato a questa tazza nera… ero felice che ora fosse tra le mani di Tôyôbô.
(traduzione dalla versione francese, Le Maître de thé, ed. Livre de Poche)

 

3 commenti il Una tazza di tè per “Il maestro del tè” di Yasushi Inoue

  1. Possibile che questo libro non sia mai stato tradotto in Italia?
    Mi scuso per le ripetizioni, ma le mie perplessità circa la mancanza di testi di autori nipponici tradotti da noi non smettono mai di moltiplicarsi…che disdetta!
    E’ da questo libro, mi sembra di aver letto, che è stato tratto Morte di un maestro del tè, film, inutile dirlo, al momento introvabile anch’esso…
    Ho già detto “che disdetta?”…

    • Purtroppo, che mi risulti no, ancora non è stato tradotto. Io sono riuscita a trovare online il film, ma certo non in eccellente qualità.
      Eh sì, è proprio il caso di dire “che disdetta”…

  2. E finalmente, dopo anni di attesa, è uscita la prima traduzione italiana – ad opera del grande Gianluca Coci, che ringrazio umilmente – di Morte di un maestro del tè (Honkakubo Ibun), di Yasushi Inoue. Curioso che sia stata una casa editrice specializzata in cataloghi d’arte a cogliere l’occasione e l’onere di pubblicare questo grande romanzo. Uscito proprio in questi giorni, spero che Annalisa al più presto ci omaggi di una bella recensione, perchè chiunque ami la cultura giapponese deve conoscere questo libro…
    …e speriamo che prima o poi torni ad essere disponibile anche il dvd con il pregevole film di Kei Kumai tratto fedelmente dal romanzo (1989)…

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