E’ prevista per dicembre 2010 la nuova edizione del fortunato romanzo Gridare amore dal centro del mondo di Kyoichi Katayama in versione manga, con le illustrazioni di Kazumi Kazui (ed. Kappa, pp. 192, € 8,50).
L’editore del libro, Salani, presenta così il suo volume:

Sakutaro sta andando in Australia. Non è una semplice gita: porta con sé le ceneri di Aki, suo primo indimenticabile amore, morta a soli diciassette anni di leucemia. Quando Sakutaro e Aki si incontrano per la prima volta hanno dodici anni e frequentano la stessa classe. Condividono i piccoli grandi doveri della scuola; si vedono tutti i giorni, tornano a casa insieme, ognuno è parte della vita quotidiana dell’altro. Finché un giorno, per la prima volta, Sakutaro vede Aki con altri occhi: non più semplice amica, ma giovane donna, bella e intensa, e si accorge che la loro quieta familiarità si è trasformata, ineluttabilmente e per sempre, in una passione purissima e assoluta.
Una passione che si rispecchia in una vicenda antica, quella del nonno di Sakutaro, che ha amato a sua volta, per cinquant’anni, una donna che non ha mai potuto sposare e al cui ricordo è incrollabilmente fedele, fino a spingersi a compiere un atto estremo. Ma il loro amore non è l’imitazione di un sentimento: Sakutaro e Aki vivono una felicità totale, che la malattia crudele di Aki esalta nel dolore, e che la sua morte recide d’un colpo, lasciando nell’anima di Sakutaro un silenzio assordante.

5 commenti il Nuova edizione di "Gridare amore dal centro del mondo" in fumetto

  1. Il romanzo mi è piaciuto più del film che ne è stato tratto – uno dei film, mi sembra che sia stato un fenomeno editoriale che abbia richiamato diverse produzioni, sia Jdrama, che manga, che cinematografiche.
    Però nemmeno io credo sia una storia scritta in modo memorabile. Meglio, allora, se il richiamo è “un amore perduto”, “Quando cadrà la pioggia tornerò”, di Ichikawa Takuji.
    Può, però, essere un racconto emblematico di quella passione che pare i giapponesi abbiano per l’amore a lungo rimandato, non consumato e, infine, precocemente e inesorabilmente perduto…

  2. @oradistelle: mmm… il romanticismo non c’entra (per quel che riguarda me, ovviamente). Io ho trovato questa storia forzata, scritta e ben studiata per colpire un certo target di persone (adolescenti in questo caso, visto che di amore adolescenziale si tratta). Indubbiamente è scritta bene, lì non ho nulla da dire. Credo che il tipo di linguaggio, molto semplice, sia stato scelto apposta pensando al target adolescenziale, o forse al pubblico di massa. E’ l’eccessivo lirismo che mi ha infastidita. Non è un romanzo per me, forse mi sarebbe piaciuto leggerlo a 15 anni. Questo è solo un mio parere personale.

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