Per cercare di rinfrescare questa afosa giornata estiva, oggi vi propongo un volume fresco di stampa, dall’ottimistico titolo Un bel giorno per rimanere da sola (Salani, pp. 142, € 13) di Aoyama Nanae, vincitrice del premio  Akutagawa. L’editore lo presenta così:

Chizu ha vent’anni e si è appena trasferita a Tokyo per decidere che cosa fare della sua vita. Non ha molta voglia di continuare a studiare e trascorre le sue giornate tra lavoretti precari e un fiacco rapporto con un coetaneo molto più interessato ai videogiochi che a lei. A Tokyo è ospite di un’anziana amica di famiglia, Ginko, sulla quale Chizu rovescia la sua rabbia. Tanto Chizu è cinica e sprezzante, quanto Ginko è ottimista e fiduciosa. Ma un anno di (difficile) convivenza farà cambiare molte cose, e mentre i rapporti sentimentali di Chizu falliranno, Ginko si aprirà a un amore che, seppur tardivo, si rivelerà solido e felice. E Chizu imparerà a vivere proprio dalla donna che tanto disprezzava…
Caso letterario in patria, uno romanzo di formazione che rovescia ogni stereotipo sui rapporti intergenerazionali, raccontando in modo originale la contrapposizione gioventù e vecchiaia: l’età è certezza di serenità e di vero godimento della vita.

5 commenti il "Un bel giorno per rimanere da sola" di Aoyama Nanae

  1. Ciao oradistelle,
    mi ricordo di questo libro! una mia amica che lavorava free lance per una casa editrice (non so se fosse la Salani) anni fa aveva avuto il compito di leggere il libro in giapponese “hitori biyori”, riassumerlo e giudicare se era adatto al pubblico italiano. Mio marito le ha dato una piccola mano per velocizzarle il lavoro e già che era a casa mi ero data una letta anche io.
    natsukashii!

  2. Ciao, Paola.
    E’ bello sapere, grazie a te, cosa c’è dietro questo libro; purtroppo, spesso, tendiamo a immaginare i testi come prodotti bell’e fatti che finiscono chissà come sugli scaffali.
    E mi fa piacere scoprire che tu sei quella Paola di cui ho letto tante volte il blog. 🙂
    Buon pomeriggio,

    anna lisa

  3. Ieri sera ho finito la lettura di “Un bel giorno per rimanere da sola”.
    Lo spunto era molto interessante, ma alla fine posso dire che questo romanzo non mi ha convinta del tutto; ho trovato lo stile un po’ “sporco”, a tratti discontinuo (ci sono punti scritti molto bene e altri al limite del noioso), e quindi il mio giudizio non è particolarmente positivo.

    Con grandissima tempestività, proprio oggi mi è arrivato “I mille modi dell’amore”, consigliato su queste pagine. Spero che con questo vada meglio ^__^

  4. Ho cominciato il nuovo anno leggendo questo libro che da alcuni mesi era ospite sugli scaffali della mia libreria. Ammetto di averlo scelto con una punta di scetticismo, invece, alla fine, la storia mi è piaciuta ed anche il modo in cui è stata raccontata, al punto che mi è dispiaciuto sinceramente doverlo riporre tanto presto, dopo averlo divorato. Sicuramente non mi è piaciuto come altri romanzi in qualche modo “analoghi” letti ultimamente, ma credo che non sia una perdita di tempo dedicargli un pomeriggio, magari di pioggia, per entrare meglio nell’atmosfera.
    Vorrei poter leggere qualche altra cosa simile, di narrativa giapponese contemporanea, qualcuno può consigliarmi?

    Barbara da Roma

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