Vi segnalo subito un evento interessantissimo del quale mi hanno parlato (grazie a arta Bi per la segnalazione):

* Body Tracing – La traccia del femminile nel corpo della metropoli (23 Ottobre – 11 Dicembre 2009)*

Dal 23 ottobre all’11 dicembre la libreria Serendipità e la Biblioteca Amilcar Cabral propongono un ciclo di incontri sulla letteratura giapponese contemporanea al femminile, dal titolo “Bodytracing”, curato da Paola Scrolavezza, docente di Lingua e letteratura giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università de- gli studi di Bologna, con la consulenza scientifica di Gianluca Coci, docente di Lingua e letteratura giapponese all’Università degli studi di Torino e con la collaborazione di Valerio Luigi Alberizzi (JSPS postdoctoral fellow), Dottore di ricerca in Civiltà dell’India e dell’Asia Orientale.
É un percorso attraverso sette romanzi o racconti, pubblicati tra il 2005 e il 2009, nei quali le autrici esplorano il complesso rapporto tra la donna e la città, il ruolo dello spazio urbano nella costruzione dell’identità di genere e la traccia del femminile nel corpo della metropoli. Sentimenti, desideri e paure si intrecciano nelle strade di città reali (Tokyo, Amburgo, Praga) e iperreali nelle pagine di Kirino Natsuo, Taguchi Randy, Yamada Eimi, Tawada Yoko, Hasegawa Junko, Ogawa Yoko, Yu Miri.
Ad ognuna di queste scrittrici sarà dedicato un incontro, che prevede la lettura di brani del libro e una discussio ne con studiosi ed esperti di diverse discipline: architetti, sociologi, antropologi, linguisti e registi cinematografi ci. Durante la lettura saranno proiettate immagini di opere di artisti contemporanei giapponesi che esplorano le relazioni fra architettura, corpo e spazio urbano.

Unopera di Hideaki Kawashima
Un’opera di Hideaki Kawashima

Ad ogni incontro sarà presente il traduttore italiano del libro in oggetto e in due casi le autrici.

> 23 ottobre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «GROTESQUE» di KIRINO NATSUO conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, intervengono Giovanna Franci, Raffaele Milani, Marco Bettini, Michele Righini
> 30 ottobre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «MOSAICO» di TAGUCHI RANDY incontro con Taguchi Randy; conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, intervengono Tommaso Pincio e Tiziana Villani
> 13 novembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, 18,30 «L’UOVO INFECONDO» di HASEGAWA JUNKO incontro con Hasegawa Junko; conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, interviene Alessandra Criconia
> 20 novembre 2009 Sala Conferenze, Quartiere Santo Stefano, via Santo Stefano 119, ore 18,30 «OCCHI NELLA NOTTE» di YAMADA EIMI conduce Paola Scrolavezza, interviene Tiziana Villani
> 27 novembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, ore 18,30 «IL BAGNO» di TAWADA YOKO conduce Paola Scrolavezza, intervengono Lucia Perrone Capano e Francesco E. Barbieri
> 4 dicembre 2009 Cappella Farnese ore 18,30 «PROFUMO DI GHIACCIO» di OGAWA YOKO conduce Paola Scrolavezza, interviene Massimiliano Matteri
> 11 dicembre 2009 Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24, ore 18,30 «SCENE DI FAMIGLIA» di YU MIRI conduce Paola Scrolavezza, interviene Fabio Calvi

La manifestazione si svolge nel contesto dell’iniziativa nazionale per la promozione alla lettura “Ottobre Piovono Libri”, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e nasce dalla collaborazione di due diverse realtà che a Bologna lavorano per promuovere lo studio e la conoscenza delle culture dei paesi extraeuropei: una Biblioteca specializzata del Comune di Bologna, la Biblioteca Amilcar Cabral, e una Cooperativa di recente istituzione, Serendipità, che unisce all’attività editoriale quelle di biblioteca e libreria specializzata. (http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=69853)

3 commenti il Bologna: Body Tracing – La traccia del femminile nel corpo della metropoli

  1. Non sapevo dove mettere questa notizia, spero che mi perdonerai, Admin…ho trovato una interessante notizia sul sito dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma:

    20 settembre
    ore 18.30 – CONFERENZA RISA WATAYA
    A cura di Antonietta Pastore

    Credo che sia una esperienza quasi utile perchè, che io sappia, è estramemente raro che scrittori nipponici vengano in Italia e, soprattutto, a Roma.
    Ho letto entrambi i due piccoli libri della Wataya, Install e Solo con gli occhi (il secondo lo amato moltissimo), e devo dire che ne vale la pena. E poi, si avrà l’occasione di incontrare l’impagabile Antonietta Pastore…un incanto il suo “leggero il passo tra i tatami”.

  2. Ciao, Barbara. Come sempre, grazie per l’utilissima segnalazione; parlerò presto dell’evento. Ci sarai anche tu?

  3. SICURAMENTE!!!!
    Come potrei mancare? Oltre ad apprezzare questa occasione, spero che l’Istituto Giapponese di Roma possa offrire un programma sempre più ricco, come quello della Maison de la culture du Japon – di cui ho saputo grazie a te, in uno dei tuoi vecchi post.
    E poi mi piacerebbe farmi autografare i libri, sia di Wataya Risa che di Antonietta Pastore…

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