Probabilmente il nome di Totto apparirà sconosciuto ai più; eppure, in Giappone, nel lontano 1981, la storia di questa bambina era divenuta presto un best seller, 窓ぎわのトットちゃん (Madogiwa no Totto-chan), redatto da Tetsuko Kuroyanagi, esponente dell’Unicef, nonché importante personaggio televisivo nipponico.
Delicato e sottilmente retro, il testo è stato finalmente pubblicato anche in Italia qualche mese fa col titolo di <i>Totto-chan, la bambina alla finestra</i>, presso l’Excelsior 1881 (264 p., € 16,50). Ecco la quarta di copertina; scusate la brusca interruzione, ma il finale rischiava di rovinare quello del libro.
Giappone, inizio anni Quaranta, Totto-chan, una bambina di sei anni con la lingua sciolta e una curiosità fuori dal comune, non riesce a rispettare le regole imposte alla classe dalla sua maestra e viene espulsa dalla scuola elementare pochi giorni dopo l’inizio delle lezioni. I genitori decidono allora di iscriverla a Tomoe, una scuola molto particolare, dove l’apprendimento avviene attraverso il gioco e dove gli alunni imparano il rispetto di se stessi e degli altri, il piacere dello studio, l’accettazione delle sconfitte, l’autonomia, la musica, l’amicizia, ma scoprono anche l’intolleranza e la perdita delle persone più care. Un’autentica scuola di vita che cambierà l’esistenza di Totto-chan. Finché la Seconda guerra mondiale […]
Per concludere, vi linko la versione pdf in inglese del libro, sperando che sia legale: altrimenti, venitemi a portare il sushi in prigione. 😉
Ho apprezzato molto la lettura di questo gioiellino -ahimé poco conosciuto qui- e l’ho consigliato anche nel mio blog, sperando che a qualcuno venisse voglia di leggerlo!
Purtroppo qui da noi vengono letti spesso gli stessi quindici-venti libri di letteratura giapponese (e tu, di certo, lo sai meglio di me), e così anche testi meritevoli rischiano di passare sotto silenzio (tipo questo).
è un libro bellissimo!!